Eneide 9. Una fine tremenda. La morte straziante di Laocoonte è efficacemente descritta con una similitudine. Quale? Che cosa stava facendo Laocoonte nel momento in cui sono apparsi i due serpenti? 10. Una rappresentazione magistrale. La descrizione dei serpenti comporta il dispiegamento di un patrimonio lessicale ricco e dettagliato. Individua e trascrivi gli aggettivi riferiti a ciascuno degli elementi seguenti. Su quali caratteristiche insiste maggiormente il poeta, secondo te? a) volute ___________________________________________ b) creste ___________________________________________ c) dorsi ___________________________________________ d) bocche ___________________________________________ e) spire ___________________________________________ f) terga ___________________________________________ g) veleno ___________________________________________ 11. Troia rimpianta. La narrazione dell ingresso del cavallo è accompagnata da un apostrofe di Enea alla sua città. Individuala. Che cosa esprime, secondo te? PARLARE E SCRIVERE BENE 12. Il lessico. Il termine etere (v. 251) è una parola poetica, sinonimo di cielo, che si è conservata in alcuni usi legati alla scienza e alla tecnologia. Quali? Fai una ricerca sul vocabolario. 13. L endiadi. Ai vv. 221-222 si legge di Laocoonte: cosparso le bende di sangue / corrotto e di nero veleno. Il concetto espresso è che il sacerdote ha le bende cosparse della bava nera e velenosa dei serpenti; per restituire questa immagine si fa ricorso a due nomi (sangue e veleno) invece che a uno solo. Tale procedimento retorico si chiama endiadi, termine di origine greca che vuol dire letteralmente una cosa sola attraverso due : è una figura che serve ad amplificare il concetto espresso. In genere costituiscono un endiadi due termini coordinati invece che posti in rapporto di subordinazione, come due sostantivi al posto di un sostantivo determinato da un aggettivo o da un complemento. Con l aiuto dell insegnante, stabilisci il significato delle seguenti endiadi. a) «amaro e noia (G. Leopardi) b) «o delli altri poeti onore e lume (D. Alighieri) c) «bello di fama e di sventura (U. Foscolo) d) «movesi l vecchierel canuto e bianco (F. Petrarca) SCRIVERE PER... 14. INDOSSARE I PANNI DI UN PERSONAGGIO Immagina di essere un guerriero greco che si trova all interno del cavallo e di vivere in prima persona l intera vicenda. Che sensazioni metteresti in primo piano? Scrivi un breve racconto (massimo 20 righe) che vada dall ingresso nel cavallo fino alla notte fatale di Troia, inserendo i termini: noia, colpo, timore, sospettare, respirare. ALLARGARE LO SGUARDO STORIA Il brano presenta il sacerdote Laocoonte impe gnato nel sacrificio di un toro per il dio Nettuno. Il mondo antico attribuiva grande importanza a questi aspetti del rito: basti pensare alla genesi del termine ecatombe, termine che nel mondo greco indicava il sacrificio di cento buoi. Funzione non secondaria avevano le pratiche divinatorie, consistenti nella predizione del futuro attraverso l interpretazione di segni prodigiosi, spesso legati a sacrifici animali. Con l aiuto dell insegnante di Storia indaga il significato dei seguenti termini relativi alla religione romana: auspicium, augurium, prodigium, suovetaurilia. DISCUTIAMONE Il prodigio che si abbatte su Laocoonte convince definitivamente i Troiani che il cavallo di legno è un bene. L impatto di un fenomeno inspiegabile, di natura soprannaturale, evidentemente è sufficiente a vincere ogni resistenza. Quale sarebbe la reazione dell uomo di oggi? Quale spazio hanno ancora esseri mostruosi e fantastici nel nostro immaginario e nel nostro modo di esprimerci? Discutine in classe con i compagni. 335
T2 Il cavallo di legno e l’ultima notte di Troia (libro II, vv. 1-57, 199-267)