Virgilio UNIT 1 L arrivo di Anna e la tragica fine Espresso l ultimo desiderio, la donna si abbandona sulla spada che la trafigge mortalmente: quel che segue sono la reazione sconvolta delle ancelle, le grida che si levano per tutta la casa, le urla, i lamenti e i gemiti che percorrono la città come se essa stessa fosse in mezzo alle fiamme (vv. 806-812). Appena raggiunta dalla notizia, Anna corre dalla sorella morente, cui confessa, in preda alla disperazione, tutta la sua sorpresa e il dolore incontenibile. L affetto della sorella è tale da giustificare il desiderio di una morte comune, che Didone però ha vanificato: Sorella, perché non m hai voluta / tua compagna morendo? M avessi tu chiamata / ad una stessa morte: un eguale dolore / ed una stessa ora ci avrebbe colte entrambe (vv. 821-824). Il tentativo di sollevarla dal rogo e trovarla in vita riesce solo per pochi istanti: Didone ancora viva cerca con gli occhi la luce del sole (vv. 838-840). Come in ogni dramma che si rispetti, l arrivo della fine è differito per aumentare il pathos della scena, che infatti conosce un crescendo, finché Giunone, impietosita, non decide di inviare Proserpina a recidere il capello che, secondo i Romani, teneva Didone ancora legata alla vita (vv. 841-856). LABORATORIO SUL TESTO COMPRENDERE 1. Il riassunto. Sintetizza il contenuto del brano in circa 10 righe. 2. Tra sorelle. Perché Anna rimprovera Didone? 3. Prima di morire. Prima dell intervento di Giunone, PARLARE E SCRIVERE BENE 9. I complementi. Al v. 782 si legge: pallida della prossima morte. Che complemento è della prossima morte? a Causa. c Agente. b Materia. d Specificazione. qual è l ultimo gesto della regina ancora viva? a Rivolge uno sdegnato sguardo al mare. b Invoca il primo marito. c Maledice Enea. d Cerca con gli occhi la luce del sole. 4. tutto finito. Chi sancisce definitivamente la mor- 10. Gli aggettivi derivati. Al v. 850 Iride è definita rugiadosa. Gli aggettivi formati con il suffisso di origine latina -oso indicano pienezza di qualcosa: per esempio, dal nome lacrima deriva lacrimoso, da dolore invece doloroso. Individua altri aggettivi derivati in -oso e i sostantivi da cui si sono formati. te di Didone? In che modo? SCRIVERE PER... ANALIZZARE E INTERPRETARE 5. La tragedia si è compiuta. Come viene descritta la diffusione della notizia della morte di Didone? 6. Una similitudine. Nel brano è presente una similitudine. Quale? 7. La ricerca del pathos. Ai vv. 838-839 si legge che Didone, sollevata dalla sorella Anna: Tre volte riuscì a levarsi sul gomito, / tre volte ricadde sul letto. In quale altra occasione a te nota del poema l iterazione per tre volte dello stesso gesto acquista un particolare valore e conferisce drammaticità alla narrazione? 8. La rappresentazione della regina. Individua tutti gli aggettivi riferiti a Didone presenti in questo brano. Che impressione producono? 362 11. MODIFICARE IL PUNTO DI VISTA L ultimo desiderio di Didone è che Enea possa vedere da lontano il rogo su cui la donna è salita per darsi la morte. Immagina di descrivere la situazione dal punto di vista di Enea, nell istante in cui, ormai al largo, osserva il fumo provenire dal palazzo. Scrivi un breve testo (massimo 20 righe) che metta in rilievo il conflitto interiore dell eroe, privato della libertà per obbedire ai disegni del Fato. DISCUTIAMONE Una lunga tradizione afferma che l amore è una malattia e un vero amore non può che concludersi tragicamente, perché incompatibile con la vita terrena. possibile un equilibrio? Discutine in classe con l insegnante e con i compagni.