Omero dopo gli studi di Parry, si può ancora immaginare che l autore dell Iliade e dell Odissea fosse uno solo? e, se sì, come si giustificano le differenze, sociali, culturali ed espressive tra i due testi? Rispetto alla prima domanda, l archeologia e l epigrafia (la scienza che studia le iscrizioni, su vasi, ceramica e ogni tipo di supporto diverso dal papiro e dalla pergamena) indicano l VIII secolo a.C. come il periodo in cui sarebbe iniziata la redazione scritta dei poemi omerici. Tale processo avrebbe portato i poemi ad accrescersi progressivamente fino alla redazione definitiva, avvenuta nel VI secolo a.C., al tempo del tiranno ateniese Pisistrato. proprio sulle varie fasi e sulle modalità in cui è avvenuto il passaggio dall oralità alla scrittura che si concentra oggi il dibattito tra gli studiosi, divisi tra una tendenza neoanalitica e la cosiddetta teoria neounitaria. Quest ultima gode di un certo consenso perché attribuisce i poemi a due distinte individualità poetiche, spiegando così le molteplici differenze tra Iliade e Odissea, ma riafferma il concetto dell unità dell opera poetica, che invece gli analitici mettono in discussione. 2. TRA MITO E STORIA Il patrimonio di una civiltà Come gli sceneggiati di oggi? L individuazione di una lunga tradizione poetica precedente ha portato a considerare i poemi omerici come il deposito dei valori di un intera società. In un epoca in cui non c era la televisione e l informazione non viaggiava sulla rete, la poesia epica assolveva una funzione che non era solo di intratteni­mento, ma anche di trasmissione culturale. Come ha scritto lo studioso inglese Eric Havelock (1903-1988), i poemi omerici condensavano un patrimonio di conoscenze che non era solo poetico o mitologico, ma abbracciava tutti gli ambiti della realtà, dalla navigazione alla falegnameria, fino al modo in cui tenere un discorso davanti a un assemblea. Di qui la fortunata definizione dell epica come un enciclopedia tribale: i poe­mi sarebbero serviti anche a insegnare la morale e a trasmettere conoscenze in ogni ambito. Provocatoria, ma non del tutto peregrina, è la tesi sostenuta dalla latinista francese Florence Dupont (n. 1943), nel suo libro Omero e Dallas (titolo di una celebre serie televisiva statunitense). La studiosa propone di paragonare la funzione svolta dai poemi omerici nella società del loro tempo a quella degli sceneggiati televisivi nel mondo contemporaneo sulla base di alcuni motivi comuni: l oralità, che è Camminamento interno delle mura ciclopiche di Tirinto, sec. XIV-XIII a.C. 98