Il modello circolare, inoltre, evidenzia l’importanza del (dal latino , “legame”) entro cui si svolge la comunicazione, in grado di influenzarla e venirne a sua volta influenzato. A questo proposito, il , inteso come elemento esterno al messaggio che impedisce una perfetta simmetria fra il processo di codifica e quello di decodifica, rappresenta un . Tuttavia, mentre secondo Shannon il contesto era una variabile di disturbo nella decodifica di un messaggio, con il modello circolare esso viene visto come . La codifica e la decodifica di un messaggio non sono semplici operazioni di traduzione, ma implicano, rispettivamente, una scelta tra diverse intenzioni comunicative e tra possibili interpretazioni. In altre parole, . contesto contextus concetto di rumore primo aspetto di contesto il luogo dove nasce la comunicazione e dal quale non si può prescindere per interpretarla il significato di una comunicazione dipende dal contesto nel quale si verifica APPROFONDIAMO – DEFICIT SENSORIALI E COMUNICAZIONE Perché le persone sorde dalla nascita sono definite “sordomute”? Poiché, pur avendo un apparato fonatorio perfettamente funzionante, non hanno mai potuto ascoltare i suoni della propria lingua madre, e di conseguenza imparare a usarli. Per questo motivo, oltre a non poter sentire, non possono nemmeno parlare in maniera chiara. Per comunicare i sordomuti usano le lingue dei segni, che utilizzano come codice comunicativo gesti, espressioni e movimenti, del tutto simili nella struttura alle lingue parlate. Ogni Paese ha una propria lingua dei segni, ma solo alcuni Stati hanno riconosciuto ufficialmente la lingua dei segni usata dalle persone sordomute nel proprio territorio. Per esempio, la lingua dei segni italiana (Lis) non ha ancora ricevuto lo statuto di lingua. I ciechi comunicano attraverso l’alfabeto Braille, che ha preso il nome dal suo inventore, il francese Louis Braille (1809-1852). Si tratta di un codice basato su sei punti in rilievo su una superficie, disposti in modo differente per formare le lettere: il non vedente, toccando con i polpastrelli la superficie, identifica le parole attraverso la posizione dei puntini. L’alfabeto nella lingua dei segni italiana. L’alfabeto Braille.