cazion Edu RESPONSABILI CA CITTADINI e CIVI La comunicazione ostile in rete Tematica preoccupante dell epoca contemporanea è quella della comunicazione ostile in rete. Frequenti sono i fenomeni di hate speech, discorso di odio online, che sfruttano le possibilità offerte dallo sviluppo della tecnologia e dalla popolarità dei social network per diffondere messaggi ostili, per colpire singoli individui o precise categorie di persone o per incitare ad atti di violenza. IL BRAINSTORMING Svolgete, con l aiuto dell insegnante, un attività di brainstorming, confrontandovi assieme a partire da alcune domande stimolo: Che cosa conosci di questo argomento? Quali sono state e sono le tue fonti di informazione? Quali sono, secondo te, le opinioni più comuni su questo tema? L ANALISI DEI MATERIALI Per approfondire l argomento, leggete e analizzate attentamente i seguenti materiali sulla tematica; svolgete questo lavoro in coppie. ODIO E PREGIUDIZIO «Si è accesa in questi giorni una polemica, a tratti anche aspra, sui possibili rimedi all esplosione di odio ed aggressività che si sperimenta, da tempo ormai, sulle piattaforme sociali. L hate speech sta diventando la cifra, quasi un genere letterario, che caratterizza molte, troppe, delle nostre interazioni virtuali. La diffusione di queste modalità comunicative rozze e violente ha ricadute profonde e misurabili sul livello di fiducia interpersonale e sul benessere individuale che riportano coloro che ne sono, in qualche modo, vittime o anche solo spettatori incolpevoli. Il tema è rilevante non solo per la qualità del dibattito pubblico e per il suo pluralismo, ma anche per la vulnerabilità che hanno dimostrato i social a manipolazioni politiche e ideologiche. [ ] Alla radice di questa conflittualità che si accende così facilmente sul web, c è quasi sempre il tema del pregiudizio [ ]. Ma il pregiudizio, la radice della diffidenza e dell odio per il diverso , non nasce certo coi social; semmai questi lo hanno potenziato e, soprattutto, ne hanno moltiplicato la scala . 116 | PSICOLOGIA | Vittorio Pelligra, L odio al tempo dei social: poco orgoglio e troppo pregiudizio, IlSole24ore , 3 novembre 2019, bit.ly/3zS5CVv ODIO E LIBERT DI ESPRESSIONE In un articolo, Giovanni Ziccardi, docente dell Università statale di Milano, definisce che cosa si intende per hate speech e ne individua tre categorie. Una prima categoria si colloca a partire dalla fine della Seconda guerra mondiale e comprende «qualsiasi attività verbale di istigazione alla violenza che toccasse gli ambiti politico, religioso e razziale ; in tempi più recenti, invece, il termine ha incluso anche «le espressioni omofobiche e le discriminazioni basate sulla sessualità . Una seconda categoria d odio si è aggiunta alla prima e viene definita dall autore «comune o «interpersonale : ha a che fare con «l aggressione portata da un individuo nei confronti di un altro , legata ad avvenimenti di cronaca anche di scarsa rilevanza politico-sociale e che «si concretizza oggi nei fenomeni del cyberbullismo, del cyberstalking, del revenge porn e, in generale,