3.1 RIDUZIONISMO E ANTIRIDUZIONISMO | Le ricerche sull intelligen- za artificiale e sulle sue possibilità hanno dato vita a un vivace dibattito: un computer ben programmato potrà mai sostituire un essere umano dotato di intelligenza? Coloro che sostengono la corrente di pensiero del riduzionismo rispondono affermativamente. Secondo questi studiosi è possibile assimilare il cervello umano a una macchina che sia in grado di riprodurne le peculiarità utilizzando algoritmi che funzionano a partire da istruzioni precise volte a raggiungere il risultato: la macchina opera valutando il compito, pianificando una strategia per affrontarlo e lo risolve procedendo per stadi. Tale posizione viene aspramente criticata dagli studiosi che sostengono l antiriduzionismo. Secondo tale teorizzazione, per quanto un computer possa effettuare operazioni complesse, nessuna macchina potrà mai sostituire l essere umano in quanto non è in grado di esprimere sentimenti, come sentirsi in colpa per non perseguire un valore che si ritiene importante o agitarsi durante un interrogazione difficile. Inoltre, la macchina non possiede intenzionalità né comprensione del compito che sta svolgendo: essa esegue semplicemente dei compiti, per quanto elaborati, sulla base di una programmazione o richiesta che proviene dall esterno. PER LO STUDIO 1. Qual è la differenza tra intelligenza artificiale debole e intelligenza artificiale forte? 2. Spiega il punto di vista riduzionista e quello antiriduzionista sull intelligenza artificiale. Per discutere INSIEME A partire dalla visione di un film sull intelligenza artificiale discute- per IMM IMMAGINI te insieme su che cosa potrebbe succedere se l umanità fosse sostituita dalle macchine. Il ritratto di Edmond de Belamy Nel 2018, a New York, è stato battuto all asta da Christie s per 432 500 dollari il quadro qui a fianco. Solo che non è stato dipinto da un uomo ma è un prodotto dell intelligenza artificiale, ovvero è stato generato da una macchina. Il collettivo parigino Obvious, insieme di artisti e ricercatori, ha messo a punto un dispositivo composto da due reti neurali artificiali in contrapposizione tra di loro. La prima ha guardato e memorizzato migliaia di ritratti del Cinquecento producendone in continuazione delle copie. La seconda rete neurale, invece, è stata programmata per discriminare i ritratti originali, dipinti dall uomo, da quelli generati dalla prima rete neurale. Quando la seconda macchina non è più riuscita a operare questa distinzione è stata prodotta un opera originale. Il dipinto può essere considerato un prodotto artistico? Il dibattito è tuttora aperto. Intelligenza artificiale Al, Il ritratto di Edmond de Belamy, 2018. Come si può notare il dipinto reca come firma l algoritmo con cui è stato creato. unità 5 | L intelligenza | 131