ecc.), affrontati storicamente dalla filosofia occidentale, mantenendo valido il paragone con il pc come modello del funzionamento della mente e mezzo per simulare i processi mentali. Questo approccio ha per oggetto di ricerca le rappresentazioni mentali, capaci di organizzare e produrre conoscenza (simboli, regole, schemi, immagini), che si estende dai fattori individuali, come emozione e motivazione, ai fattori sociali e culturali. Le ricerche in campo cognitivista sono ormai la realtà di molti approcci di studio, che non si limitano più alla sola simulazione dei processi mentali con il calcolatore elettronico. Dall idea di adattare le macchine e le sue funzioni all uomo, in base ai processi cognitivi, e non viceversa, si è sviluppato un vasto campo di ricerca relativo alla progettazione ergonomica delle interfacce, degli strumenti, degli ambienti di lavoro, fino agli oggetti di uso comune. Recentemente, la psicologia cognitivista si è spinta verso altri campi di ricerca, come la neuropsicologia e le neuroscienze cognitive. Tali campi di ricerca, con l ausilio delle moderne tecniche di biomedica come la tomografia ad emissione di positroni (Pet) e la risonanza magnetica funzionale (fMri), hanno permesso di fare passi significativi nella conoscenza dell architettura delle aree cerebrali coinvolte nelle diverse funzioni cognitive. 3.5 LA PSICOANALISI | Nel 1900 il medico viennese Sigmund Freud | L AUTORE, p. 327| pubblicò L interpretazione dei sogni, saggio destinato a se- gnare la nascita del pensiero psicoanalitico. In quest opera Freud mostra che i sogni non sono del tutto insensati e bizzarri, ma trasmettono messaggi che provengono dalle parti più profonde della psiche e manifestano desideri di cui il soggetto non è consapevole. In realtà Freud si era occupato già da molti anni dello studio delle dinamiche interne alla psiche umana e aveva evidenziato come le decisioni consapevoli fossero a volte determinate da motivazioni interne sconosciute; in altre parole, alcuni disturbi psichici, ma anche alcuni eventi quotidiani come il sogno o certe inspiegabili dimenticanze, dipendono da fattori interni di cui il soggetto non è consapevole. Ciò che determina alcune azioni dell essere umano, secondo Freud, è una parte della psiche che lui stesso definisce inconscio, nella quale sono contenute istanze e desideri legati soprattutto alla vita sessuale | UNIT 12, p. 325|. Proprio la sessualità, e in particolare quella infantile, fu al centro del pensiero freudiano in un epoca in cui si riteneva che i bambini non avessero vita sessuale fino alla pubertà. Freud mostrò invece che esiste una vita sessuale infantile molto ricca e articolata, per quanto non agita: i vissuti sessuali infantili del bambino sono destinati a formare il suo carattere e a influenzare lo sviluppo della sua personalità | UNIT 12, p. 335|. Non solo, i complessi meccanismi inconsci che Freud descrive nelle sue opere giocano un ruolo fondamentale nell esistenza degli individui, nella cultura e nelle produzioni artistiche. Il pensiero psicoanalitico suscitò fin dall inizio numerose resistenze, ma ebbe una notevole influenza non solo sulla clinica dei disturbi psichici, ma unità 1 | Storia della psicologia | 17