Nella storia della diffusione della psicoanalisi assume un rilievo importante il viaggio che Freud e il suo allievo Carl Gustav Jung effettuarono nel 1909 quando, invitati da Stanley Hall, psicologo e presidente della Clark University del Massachusetts, si recarono in America a presentare le loro idee. Fu proprio in seguito a questo viaggio che la psicoanalisi assunse una dimensione internazionale diventando nota anche oltreoceano. Dopo la Prima guerra mondiale, tuttavia, sorsero alcune difficoltà: innanzitutto alcune divergenze interpretative provocarono una separazione tra Freud e Jung, che diede vita a all’interno del pensiero psicoanalitico, soprattutto perché Jung non condivideva l’enfasi che Freud aveva posto sulla sessualità. Negli ultimi anni della sua vita, inoltre, Freud dovette affrontare due enormi nemici: il cancro alla mascella, che lo porterà alla morte, e il nazismo. Nel marzo del 1938 la Germania nazista aveva invaso l’Austria e le ignobili leggi razziali antiebraiche vennero subito applicate anche a Vienna. La psicoanalisi era stata condannata dai nazisti come “scienza ebraica” e la gioventù hitleriana bruciava i libri di Freud nelle piazze. La casa di Freud venne perquisita e furono ritirati i passaporti di tutta la sua famiglia; la figlia Anna, che sarebbe diventata a sua volta psicoanalista proseguendo il lavoro del padre, venne arrestata. A salvare Freud e la sua famiglia fu Marie Bonaparte, pronipote del fratello di Napoleone, studiosa di psicoanalisi e paziente di Freud. La donna si impegnò in prima persona per raccogliere un’ingente somma di denaro, finalizzata a proteggere Freud e la sua famiglia dagli attacchi dei nazisti. Alla fine Hitler acconsentì a lasciarli liberi, ma pretese che Freud dichiarasse per iscritto che la Gestapo (la polizia segreta nazista) lo aveva trattato «con tutto il rispetto dovuto alla sua fama di scienziato». Freud, che non aveva perso, malgrado l’età e la malattia, il suo senso dell’ironia, accettò di firmare, ma aggiunse: «Posso vivamente raccomandare la Gestapo a chiunque». Freud morì a Londra il 23 settembre del 1939. Dopo la sua morte il movimento psicoanalitico si diffuse sia negli Stati Uniti sia in Europa divenendo un punto di riferimento nella cultura occidentale. due correnti differenti PER LO STUDIO Quali sono le caratteristiche fondamentali del funzionalismo? Perché la mente secondo il comportamentismo è paragonabile a una ? Che cosa significa e perché è stato dato questo nome a questa corrente di pensiero psicologico? Secondo il funzionalismo le nostre emozioni hanno uno scopo, servono a proteggerci o a difenderci. In classe discutete su quale può essere secondo voi lo scopo per cui l’uomo ha certe emozioni. A che cosa servono la paura, la gelosia, la tenerezza? Dividetevi in gruppi e riflettete su quali sono gli aspetti principali che differenziano la mente umana da un pc. Quali sono invece quelli in comune? 1. 2. black box 3. Gestalt Per discutere INSIEME 1. 2.