Principio della simulazione: i computer possono simulare l elaborazione compiuta dalla mente umana se utilizzano processi e regole di funzionamento simili. Molti di questi principi, in particolare l ultimo, testimoniano l evoluzione della società e della tecnologia rispetto ai tempi delle prime ricerche della psicologia sperimentale. Essi comunque non rappresentarono un codice rigido da rispettare e molti studiosi accentuarono alcuni di questi aspetti e ne trascurarono altri. In ogni caso, la teoria generale sulla struttura e sul funzionamento della mente cambiò e questo portò a rivedere le precedenti spiegazioni dei processi psichici, con l obiettivo di sostituire i risultati delle vecchie ricerche con nuovi esperimenti. L apprendimento fu una delle grandi aree della psicologia che ricevette nuovi contributi dalle teorie cognitiviste, molti dei quali ancora oggi considerati validi e applicabili. Bruner e l importanza del contesto socioculturale | Jerome Seymour Bru- ner (1915-2016) è stato uno dei più importanti esponenti del cognitivismo statunitense e internazionale. Egli si occupò inizialmente dello studio della percezione e insieme ad altri psicologi fece parte della corrente del New Look, un movimento teorico interessato a introdurre nuovi concetti utili per spiegare i fenomeni percettivi | UNIT 2, p. 41|. Secondo questa corrente di ricerca la percezione dipendeva dai bisogni, dalle motivazioni e dalle aspettative di ogni soggetto. Questa idea fu veramente innovativa per il periodo, in quanto poneva l accento sull elaborazione degli stimoli esterni da parte dell individuo, concetto poco familiare al comportamentismo. Nel 1957 Bruner pubblicò insieme con altri colleghi il saggio intitolato Il pensiero: strategie e categorie, uno dei primi testi cognitivisti che guadagnò grande attenzione nell ambiente accademico. In questo libro si trovano i resoconti di alcuni esperimenti sulla classificazione degli stimoli: gli autori non analizzano semplicemente le risposte dei soggetti, piuttosto si soffermano sulle strategie che questi mettono in atto per arrivare alla soluzione di vari compiti. L approccio cognitivista cerca dunque di indagare il modo in cui avviene l apprendimento: l individuo riceve una grande moltitudine di input dall ambiente e, per poter capire e muoversi nella realtà, compie alcune semplificazioni e selezioni di questi stimoli; si potrebbe dire che li organizza e categorizza per conferire loro un senso. Il legame che viene costruito fra gli stimoli deve essere utile ed efficace, in modo che sia più semplice rapportarsi con la realtà e poterla così modificare con le proprie azioni. In altre parole, non apprendiamo la realtà per come essa è oggettivamente, ma la costruiamo mediante modelli sempre più complessi. Queste strutture, grazie alle quali diamo senso ai molteplici input sensoriali che riceviamo dall ambiente, sarebbero presenti nella nostra cultura di appartenenza; infatti, secondo Bruner, il contesto sociale e culturale condiziona direttamente la crescita intellettuale e l apprendimento. unità 7 | L apprendimento | 189
3. Il cognitivismo e le nuove teorie sull’apprendimento