cazion Edu RESPONSABILI CA CITTADINI e CIVI La sofferenza psichica oggi Oggi al sofferente psichico vengono finalmente riconosciuti rispetto e dignità, ma sono ancora molte le questioni aperte: rispetto a quali scelte e interventi operare; rispetto all organizzazione e all attuazione efficace degli interventi stessi; rispetto a quali soggetti e istituzioni coinvolgere; rispetto a tutte le possibili politiche di prevenzione. IL BRAINSTORMING Svolgete, con l aiuto dell insegnante, un attività di brainstorming, confrontandovi assieme a partire da alcune domande stimolo: Che cosa conosci di questo argomento? Quali sono state e sono le tue fonti di informazione? Quali sono, secondo te, le opinioni più comuni su questo tema? L ANALISI DEI MATERIALI Per approfondire l argomento, leggete e analizzate attentamente i seguenti materiali sulla tematica; svolgete questo lavoro individualmente. LA LEGGE BASAGLIA «La gestione della salute mentale nell ambito del Servizio Sanitario Nazionale [ ] trova, in Italia, il suo fondamento nella legge di riforma n. 180/78 [ ], con la quale è stata affermata la fine del modello custodialistico [ ], in quanto, passando ad un modello in cui la dimensione terapeutica diviene prevalente su quella di controllo e di neutralizzazione, è stata sancita la libertà del paziente alla cura. Con l entrata in vigore di tale legge, che non consentiva nuovi ricoveri negli ospedali psichiatrici e che prevedeva la chiusura graduale dei manicomi esistenti, l Italia è diventato il primo Paese industrializzato a basare l assistenza psichiatrica su una rete ambulatoriale di Centri di Salute Mentale (CSM). Tuttavia il rapido passaggio da una visione manicomiale della malattia mentale ad una non manicomiale [ ] ha progressivamente evidenziato le difficoltà di un assistenza clinica incentrata su di un modello prevalentemente ambulatoriale, rispetto ad un regime di ricovero [ ] . Luca Cimino, Il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari: un analisi critica, in Rivista di Criminologia, Vittimologia e Sicurezza , vol. VIII, n. 2, maggio-agosto 2014, Bologna, p. 30 234 | PSICOLOGIA | MORIRE DI CONTENZIONE FISICA «In Italia sono attivi presso gli ospedali civili 285 SPDC (Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura, ndc). Forse non tutti sanno che ancora oggi, 7 servizi di diagnosi e cura su 10 dichiarano di attuare la contenzione meccanica e di usare un camerino di isolamento. Bisognerebbe chiedersi come mai in 3 SPDC su 10 non si ricorre a questi trattamenti. Luoghi di cura e di accoglienza dove le persone ricoverate rischiano questi inutili maltrattamenti. Dai dati della recente ricerca (2003) che abbiamo condotto con l Istituto Superiore di Sanità risulta che nell unità di tempo, nei 3 giorni fissati per la rilevazione sul campo, in 3 su 10 degli SPDC visitati, c era almeno una persona legata. Fino a 4 contemporaneamente in alcuni. Gli uomini molto di più che le donne. E chi sa perché gli immigrati più dei locali. In uno poi ad essere legata era una ragazzina di 14 anni. [ ] Ma c è di peggio. Non si dice che nei reparti di neuropsichiatria infantile, credo anche a Torino, bambini tra i 9 e 14 anni vengono legati al letto e trattati con dosi eroiche di psicofarmaci. Soltanto nel corso degli ultimi 2 anni almeno 3 persone a causa delle dosi massicce di psicofarmaci, dell immobilità dovuta alla con-
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