generale. Gli occhi, e con loro lo sguardo, riflettono le nostre emozioni, i nostri pensieri e le nostre convinzioni; talvolta più delle nostre stesse parole. Per esempio, quando siamo imbarazzati, pur non volendo rendere manifesta la nostra emozione, un gesto istintivo che facciamo è quello di abbassare gli occhi a terra. O ancora, quando una persona ci parla guardandoci negli occhi, il suo sguardo ci mostrerà la sua onestà e la sua apertura al dialogo. Generalmente colui che parla mantiene lo sguardo sull interlocutore per meno tempo (circa il 40% del tempo totale della comunicazione) rispetto a colui che ascolta (circa il 75% con punte fino al 90% per le donne). Quando si passa a una comunicazione digitale, tutti e quattro questi sistemi di comunicazione non verbale vengono in qualche modo sacrificati. Immaginiamo di parlare con un amico o un amica su una delle tante piattaforme che abbiamo imparato a usare negli ultimi anni. Indipendentemente dalla piattaforma scelta, ci sono delle caratteristiche che non mutano: tutto ciò che riguarda il sistema di comunicazione vocale subisce necessariamente una trasformazione. Tra noi e i nostri interlocutori c è uno schermo, e la comunicazione è mediata da una connessione internet che può avere velocità differenti, può essere presente o, a tratti, assente. L audio del dispositivo utilizzato, sia esso un computer, un tablet o uno smartphone, non necessariamente riuscirà a riportare l intonazione esatta della voce di chi sta parlando, intonazione che, per esempio, nel caso di un rimprovero è fondamentale per capirne la portata. Inoltre, molto spesso si verifica nel digitale un ritardo nell arrivo del messaggio comunicato. Questa asincronia temporale può portare a incomprensioni nella comunicazione, alla necessità di doversi ripetere e pertanto a una distorsione di quella che è la spontaneità comunicativa. Possiamo quindi affermare che quando prendiamo la parola in una webcall stiamo comunicando in maniera profondamente diversa rispetto a quando parliamo di persona con qualcuno, anche solo a livello vocale. Ma pensiamo a che cosa succede nei sistemi prossemico e aptico: non Quando parliamo con qualcuno, la comunicazione avviene, oltre che verbalmente, anche con tutta una serie di segnali non verbali, come i gesti e lo sguardo. Ma nel momento in cui ci poniamo di fronte a uno schermo per interagire con gli altri, tutti questi segnali si trasformano, spesso perdendo la loro immediatezza ed efficacia. 246 | PSICOLOGIA |