2. LA PERCEZIONE Maurits Cornelis Escher, , incisione, 1938. Le opere di Escher sono famose per rappresentare dei paradossi grafici che obbligano l’osservatore a porsi domande sulla percezione della realtà: in questa incisione campi coltivati, bianchi e neri, simmetrici tra loro, si trasformano in uccelli, rispettivamente neri e bianchi, che volano in direzioni opposte. Day and Night Siamo davvero sicuri di quello che ci suggeriscono i nostri sensi? Quando osserviamo una figura, ascoltiamo un suggerimento, assaggiamo un cibo nuovo, siamo certi di ciò che percepiamo? La percezione è uno processo psichico fondamentale per l’interazione con la realtà che ci circonda. Per questo facciamo affidamento su di essa, che a sua volta dipende dalle informazioni provenienti dai nostri organi di senso. Ciò che imparerai in questa unità, tuttavia, è che la percezione non è una semplice registrazione di sensazioni, perché essa è influenzata dal nostro patrimonio di conoscenze, dalle nostre esperienze e dal nostro passato. Non è solo accoglienza passiva di informazioni, ma è una vera e propria attribuzione di significato: quando percepiamo, interpretiamo il mondo che ci circonda a partire da ciò che siamo e dalla nostra cultura.