Criterio C – , che si presenta come: – evitamento o tentativi di evitare ricordi spiacevoli, pensieri o sentimenti relativi o strettamente associati all’evento traumatico; – evitamento o tentativi di evitare fattori esterni che suscitano ricordi spiacevoli, pensieri o sentimenti relativi o strettamente associati all’evento traumatico; per esempio una persona può rifiutare di tornare in una città nella quale ha sperimentato un fatto traumatico. evitamento persistente degli stimoli associati all’evento traumatico Criterio D – , iniziate o peggiorate a seguito dell’evento stesso, che determinano: – incapacità di ricordare qualche aspetto importante del trauma; – persistenti ed esagerate convinzioni o aspettative negative relative a sé stessi, ad altri o al mondo (per esempio “io sono cattivo”, “non ci si può fidare di nessuno”, “il mondo è pericoloso”); – persistenti e distorti pensieri relativi alla causa o alle conseguenze dell’evento traumatico che portano l’individuo a dare la colpa a sé stesso oppure agli altri; – persistente stato emotivo negativo, per esempio costante sensazione di colpa, vergogna, ansia, paura; – marcata riduzione degli interessi e della partecipazione ad attività significative; – sentimenti di distacco o di estraneità verso gli altri; – persistente incapacità di avvertire emozioni positive. alterazioni negative di pensieri ed emozioni associati all’evento traumatico Criterio E – quali: – comportamento irritabile ed esplosioni di rabbia, aggressività; – comportamenti spericolati e/o autodistruttivi; – ipervigilanza; – risposte di allarme esagerate; – difficoltà a concentrarsi; – difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno, insonnia. sintomi persistenti I primi sintomi del DPTS sono spesso ritardati e separati dal trauma; il disturbo tende poi a seguire un decorso cronico, senza che i sintomi si attenuino con il trascorrere dei giorni. Questo significa che a distanza di tempo il vissuto traumatico continua a ripresentarsi indipendentemente dalla volontà del soggetto. La diagnosi di DPTS si basa sulla valutazione di alcuni criteri clinici fondamentali, tra cui il tentativo di evitare pensieri, sensazioni o ricordi associati all’evento traumatico, la perdita di memoria di parti significative dell’evento stesso, i disturbi del comportamento e del sonno.