6. Il lavoro dello psicoanalista 6.1 LE ASSOCIAZIONI LIBERE La psicoanalisi è prima di tutto una che si rivolge alle persone per cercare di alleviare la loro sofferenza. Dobbiamo quindi provare a entrare nella stanza di uno psicoanalista per cercare di capire che cosa avviene al suo interno. Oggi lo studio di uno psicoanalista è un posto piuttosto simile a tanti altri: una poltrona, una scrivania, molto spesso una libreria. Talvolta dei giochi per i bambini o dei fogli per disegnare. In passato non sarebbe mancato mai un divanetto, quello che viene così spesso raffigurato nei film. Freud faceva stendere sul divano i suoi pazienti e si sedeva alle loro spalle in modo che non potessero vederlo. Era solito fumare dei sigari e si narra che il tempo di ogni seduta psicoanalitica corrispondesse, più o meno, a quello da lui impiegato per finire il sigaro, poco meno di un’ora. I pazienti freudiani perciò dovevano rassegnarsi a respirare un fumo piuttosto intenso. Che cosa avviene durante una seduta di psicoanalisi? La regola principale che Freud dava alle persone che si rivolgevano a lui era quella delle . Il paziente, una volta accomodatosi sul lettino, doveva cominciare a su quello che diceva. In altre parole, doveva dire tutto quello che gli veniva in mente, lasciando scorrere i suoi pensieri senza badare ai nessi logici, alla coerenza, al fatto che un episodio potesse o meno essere interessante. L’esempio fatto da Freud stesso è quello di due persone che viaggiano sul treno, una accanto al finestrino e l’altra seduta verso il corridoio. La persona seduta verso il corridoio (lo psicoanalista) chiede all’altra (il paziente) di descrivere quello che vede nel paesaggio circostante e l’altro gli riferisce tutto, senza omettere nulla. Il paziente deve quindi lasciarsi andare ai suoi ricordi e al filo dei suoi pensieri senza preoccuparsi di trovare subito un collegamento. Questa tecnica somiglia molto allo , il “flusso di coscienza”, con il quale molti scrittori del Novecento hanno composto i loro romanzi e usato anche oggi per favorire la creatività | Vedi , p. 159 |. La seconda strategia importante ha a che fare con l’ : a partire dal contenuto manifesto bisognerà cercare di giungere al contenuto latente del sogno, cioè scoprire gli elementi rimossi che caratterizzano i vissuti del paziente. terapia associazioni libere parlare senza operare un controllo consapevole stream of consciousness Unità 6 interpretazione dei sogni Freud nel suo studio utilizzava un divano per far stendere i pazienti.