| T2 La definizione della propria identità nell adolescenza p. 381 Gli stadi ipotizzati da Erikson sono otto: I stadio (dalla nascita a 1 anno): il bambino è completamente assorbito nella relazione con la madre, la quale deve avere la capacità di rispondere a richieste e bisogni in modo soddisfacente. Ripetute esperienze di appagamento consentono al bambino lo sviluppo di un senso di fiducia di base e di sicurezza, che consente di tollerare eventuali frustrazioni. Il conflitto di questo stadio è tra fiducia e sfiducia di base; la speranza modera questa crisi. II stadio (2-3 anni): in questo stadio si attiva un conflitto tra autonomia e dubbio/vergogna. L obiettivo principale è lo sviluppo di diverse abilità, come il controllo degli sfinteri e il camminare, che consentono di ridimensionare il dubbio circa il proprio valore e di maturare un adeguata autonomia. Anche in questo stadio l ambiente ha un ruolo decisivo: se i genitori sono troppo severi e punitivi, il fallimento si accompagna a un forte sentimento di vergogna. La principale acquisizione è rappresentata dalla consapevolezza della propria volontà e dall inizio di una coscienza morale. III stadio (4-5 anni): conflitto tra iniziativa e colpa. Le conquiste degli stadi precedenti consentono di esplorare l ambiente in maniera più attiva, potendo concretizzare la propria volontà di seguire iniziative personali; se tali progetti si scontrano con i limiti e le direttive genitoriali, il bambino sperimenterà un senso di colpa che può limitarlo nel suo sviluppo. IV stadio (6 anni-pubertà): le competenze dell individuo aumentano e gli impegni si estendono dal solo ambito ludico ad attività più mature. Proprio la scelta delle attività è un compito centrale di questo stadio, che sfocia in un adeguato senso di autoefficacia e di autostima. Il conflitto del quarto stadio tra industriosità e inferiorità, infatti, consente al bambino di impegnarsi in compiti adeguati e di non sentirsi inferiore e incapace. V stadio (adolescenza): è fondamentale per la definizione dell identità. I cambiamenti fisici, cognitivi e psicologici hanno spinto il ragazzo a riorganizzazioni continue di sé e degli altri. In questo stadio la società riduce le sue richieste per concedere maggiori possibilità di sperimentazione alla ricerca di sé: è la fase della moratoria psicosociale . Nel corso delle sue sperimentazioni l adolescente può perdersi nella ricerca di ruoli sociali e di sé, rimanendo bloccato in una dispersione dell identità in una molteplicità di sé non integrati. Al contrario, il superamento di questo stadio consiste in una sintesi creativa e originale delle varie parti di sé e delle diverse identificazioni, passando anche attraverso l elaborazione di perdite e rinunce ad alcuni aspetti in precedenza sperimentati. Il conflitto di questo stadio è tra identità e dispersione. VI stadio (prima età adulta): emerge il conflitto tra intimità e isolamento. In questo stadio si è impegnati nella ricerca di relazioni profonde, per poter arrivare a sviluppare un adeguato senso di vicinanza e intimità con l altro. unità 13 | La psicologia sociale | 377