APPROFONDIAMO D J VU Durante il giorno, circa il 90% delle informazioni con cui entriamo in contatto non vengono immagazzinate nel nostro cervello, ma semplicemente registrate dalla memoria sensoriale. Il déjà vu (espressione francese che significa già visto ) è un fenomeno psichico che consiste nella sensazione erronea di aver già vissuto un dato momento o di aver già visto una determinata immagine. In questi casi si sperimenta un forte senso di familiarità, ad alto valore emotivo. Diversi studi hanno infatti dimostrato che sono proprio le emozioni, e non l esperienza in sé, a essere già state vissute: la sensazione di G«M¢bYX coincide con la rievocazione emotiva di un momento che abbiamo vissuto in precedenza senza averlo però effettivamente immagazzinato nella nostra memoria. Il déjà vu è un fenomeno molto comune: alcuni studi ritengono che il 60% della popolazione lo abbia sperimentato almeno una volta nella vita. ESEMPIO: immagina di trovarti in una nuova classe e che uno dopo l altro i nuovi compagni si presentino. Ti accorgerai che dopo il settimo diventa difficile ricordare la lista completa dei loro nomi. Ma come fare a ricordare più di 7 oggetti? Una strategia efficace è quella del chunking, che consiste nel raggruppare in un unico pezzo (chunk) più oggetti, in modo che siano più facilmente memorizzabili. ESEMPIO: osserva questa lista di numeri: 2 6 5 3 7 6 9 0 9 8 7 5 4 3. molto difficile ricordarsela dopo una prima lettura. Osserva ora gli stessi numeri raggruppati: 26 53 76 90 98 75 43. Così facendo dovrebbe esserti più facile ricordare i singoli numeri perché avendoli aggregati (26, 53, 76 e così via) si trasformano in nuove unità di informazione che rimangono nella memoria a breve termine in modo più saldo. ,O PRGHOOR PRGDOH | Nel 1968 gli psicologi Richard Atkinson e Richard Shiffrin elaborarono il modello modale come descrizione teorica del funzionamento della memoria. Secondo tale modello le informazioni con cui entriamo in contatto vengono innanzitutto recepite dalla memoria sensoriale. Da qui, attraverso l attivazione dell attenzione, possono essere trasferite nella memoria a breve termine, dove vengono mantenute grazie alla ripetizione. Successivamente, se le informazioni vengono codificate per essere memorizzate verranno immagazzinate nella memoria a lungo termine, da cui sarà possibile recuperarle in qualunque momento. Questo modello si basa sulla teorizzazione che esistano vari stadi di memoria distinti, ciascuno con caratteristiche differenti, e che per accedere ai diversi magazzini mnemonici le informazioni debbano essere elaborate unità 3 | La memoria | 61