30 35 40 (r. 44) Sancho mostra ancora il proprio buon senso contadino, venato di fatalismo. (r. 51) Don Chisciotte prende per oro colato le narrazioni avvalorate dal mondo della letteratura. 45 50 55 60 65 lancia in resta, lanciò Ronzinante a gran galoppo e assalì il primo mulino che gli stava davanti; ma, avendo egli dato un colpo di lancia alla pala, il vento la fece girare con tanta violenza che ridusse in pezzi la lancia, portandosi via dietro cavallo e cavaliere, il quale rotolò molto malconcio per terra. Sancho Panza accorse a dargli aiuto, con l asino a tutta carriera,5 e, quando lo raggiunse, trovò che non si poteva muovere, tale era stato il colpo che aveva dato con Ronzinante. «In nome di Dio! , disse Sancho. «Non l avevo detto io alla signoria vostra che stesse bene attento a quel che faceva, perché non erano se non mulini a vento, e solo chi ne avesse altri in testa6 poteva non accorgersene? . «Sta zitto, amico Sancho , rispose don Chisciotte, «che le cose della guerra, più di ogni altra, sono soggette a continui mutamenti; tanto più che io penso, ed è certamente così, che quel mago Frestone7 il quale mi ha rubato la stanza e i libri, ha cambiato questi giganti in mulini per togliermi la gloria di vincerli, tale è l inimicizia che nutre per me; ma, alla resa dei conti, le sue male arti8 avranno poco valore di fronte alla bontà della mia spada . «Così voglia Iddio, che tutto può , rispose Sancho Panza. E quando egli l ebbe aiutato ad alzarsi, don Chisciotte rimontò su Ronzinante che era mezzo spallato.9 Così, parlando della passata avventura, continuarono ad andare in direzione di Puerto L pice, perché don Chisciotte diceva che lì non era possibile che non si dovessero incontrare molte e varie avventure, essendo un luogo di gran transito,10 ma era molto dolente che gli fosse venuta a mancare la lancia e, parlandone al suo scudiero, gli disse: «Mi ricordo di aver letto che un cavaliere spagnolo, di nome Diego Pérez de Vargas, essendoglisi rotta la spada in battaglia, asportò da una quercia un grosso ramo o tronco, con il quale fece tali cose in quella giornata e massacrò tanti mori che gli rimase il soprannome di Massacra,11 e da allora in poi tanto lui quanto i suoi discendenti si chiamarono Vargas Massacra. Ti ho detto questo perché penso anch io di asportare dalla prima quercia o rovere che mi si presenti un ramo, grosso e forte come immagino fosse quello; e mi propongo di compiere con esso tali imprese che tu ti debba stimare ben fortunato di aver meritato di vederle e di essere testimone di fatti che a stento potranno esser creduti . «Con l aiuto di Dio , disse Sancho, «io credo a tutto ciò, proprio come la signoria vostra dice; ma stia un po più diritto,12 perché sembra che penda tutto da una parte, forse per la spossatezza della caduta . « proprio così , rispose don Chisciotte, «e se non mi lamento per il dolore è perché non è concesso ai cavalieri erranti lamentarsi per ferita alcuna, anche se da essa gli vengano fuori le budella . 5 a tutta carriera: a gran velocità. 6 chi ne avesse altri in testa: cioè un paz- zo, con mulini a vento al posto del cervello. 7 mago Frestone: barbiere e curato, dopo aver bruciato alcuni libri di don Chisciotte, avevano murato la biblioteca di casa sua contenente i libri restanti, facendogli poi credere che la stanza fosse stata fatta sparire dall incantesimo del mago Frestone (personaggio che ricorre spesso nei romanzi cavallereschi), disceso dalle nuvole in groppa a un drago. 8 male arti: incantesimi maligni. 9 mezzo spallato: con il dorso mezzo rotto. 108 / IL SEICENTO 10 di gran transito: in cui passa molta gente. 11 gli rimase di Massacra: una simile sorte toccherà anche a don Chisciotte: prima chiamato «Cavaliere dalla Triste Figura per la non eccessiva avvenenza fisica, si ribattezzerà da solo «Cavaliere dei Leoni dopo aver affrontato questi animali. 12 ma stia un po più diritto: la frase crea una sottile ironia, poiché l invito di Sancho al suo padrone si contrappone alle gesta mirabolanti che quest ultimo si ripromette di compiere. Le parole valgono resta La resta era un ferro di varia foggia, applicato sulla parte destra del petto della corazza per appoggiarvi il calcio della lancia in combattimento; poteva essere fisso o a cerniera, e si incominciò a usare verso la metà del XV secolo. «Mettere la lancia in resta significa quindi disporsi al combattimento . Avrai forse sentito qualche volta utilizzare l espressione «partire con la lancia in resta (o anche «partire lancia in resta ). Oggi viene usata per lo più in senso figurato e con tono scherzoso. Che cosa significa?
T2 - ANALIZZIAMO INSIEME - La battaglia contro i mulini a vento