| 3 | Tra italiano e dialetto Per raggiungere un pubblico socialmente e culturalmente vario e per essere compreso in buona parte della penisola, Goldoni inventa un “italiano” che si serve di strumenti linguistici di diversa provenienza, approdando a un’originale costituita da un da termini lombardi, venetismi, francesismi e forme colloquiali fiorentine. La lingua è, per Goldoni, soprattutto un mezzo di comunicazione, efficace se raggiunge un pubblico ampio. Per questa ragione, al fine di rendere chiari i discorsi dei suoi personaggi, Goldoni li fa interloquire con un , caratterizzato da una (i periodi sono sempre brevi), che privilegia la paratassi alla subordinazione; il , inoltre, è sempre coerente con l’ambiente di provenienza dei protagonisti della scena. Intendendo ritrarre con naturalezza e realismo il mondo in cui gli spettatori devono riconoscersi, Goldoni attinge il linguaggio direttamente dalle conversazioni che ascolta tra le persone, dai dialoghi tra uomini e donne, che riflettono le mentalità e gli orizzonti culturali delle diverse classi sociali. Il ricorso al si spiega proprio in relazione a questo , che in alcuni casi porta Goldoni a sacrificare la fruibilità delle sue commedie da parte di un pubblico non veneziano per esaltare l’effetto realistico della lingua. Il dialetto veneziano è utilizzato sia in concomitanza con l’italiano, per caratterizzare i personaggi del popolo o le maschere più tradizionali (come Arlecchino), sia come lingua esclusiva di alcune commedie ( , , ). Si tratta di una scelta meditata e non caricaturale, compiuta per dare forza e credibilità all’ che la riforma goldoniana si propone. Il dialetto, infatti, esprime perfettamente la concretezza delle esperienze quotidiane, rende con immediatezza sentimenti e riflessioni, fa scaturire e dall’istintività delle reazioni. miscela plurilinguistica toscano “dialettizzato” linguaggio non letterario sintassi semplice lessico quotidiano e familiare dialetto veneziano principio di verosimiglianza I rusteghi Sior Todero brontolon Le baruffe chiozzotte intento mimetico la comicità dalla semplicità Il monumento dedicato a Carlo Goldoni a Firenze. p. 223 DAI TEMI AI TESTI: T2