Carlo Goldoni – LE OPERE | Le basi della riforma | La produzione letteraria di Goldoni è vasta e variegata: le relazioni tra le singole opere, tra queste e le vicende biografiche dell’autore, tra la rappresentazione delle commedie e la loro pubblicazione in volume, presentano una tale quantità di spunti interpretativi da rendere inadeguata ogni schematizzazione. Rappresentazione teatrale settecentesca di una commedia di Carlo Goldoni. Venezia, Museo Correr. Goldoni compone le prime opere per il teatro cimentandosi nei generi allora più popolari: , , , . Quando comincia la collaborazione con l’impresario Imer, Goldoni inizia la sua , che attua gradualmente per abituare il pubblico e per verificarne i risultati. Superando la consuetudine della commedia dell’arte, basata su canovacci che definivano solo lo sviluppo generale dell’intreccio e lasciavano all’estro degli attori l’invenzione delle battute di dialogo, Goldoni del copione e introduce la , prima ridotti a tipologie fisse, sottraendo le maschere ai cliché della tradizione e rendendo più verosimili le figure che compaiono in scena. I passaggi salienti di questo percorso sono costituiti da due commedie: (1745) che rivitalizza il tradizionale personaggio di Zanni, il servo furbo della commedia dell’arte, e (1748), che mette in scena la quotidianità veneziana, rappresentata in modo vivace e realistico. Le prime prove per il superamento della commedia dell’arte intermezzi libretti per melodramma tragedie liriche tragicommedie in versi riforma della commedia scrive tutte le parti caratterizzazione dei personaggi Arlecchino servitore di due padroni La putta onorata FISSO I CONCETTI Commedia dell’arte: si usano dei generici canovacci e i personaggi sono maschere fisse della tradizione. Riforma di Goldoni: viene usato un vero e proprio copione e i personaggi sono caratterizzati.