MIRANDOLINA Perché mi vuol ella donare quegli orecchini? MARCHESE Veramente sarebbe un gran regalo! Ella ne ha de’ più belli al doppio. CONTE Questi sono legati alla moda. Vi prego riceverli per amor mio. CAVALIERE (Oh che pazzo!). ( ) MIRANDOLINA No, davvero, signore… CONTE Se non li prendete, mi disgustate. MIRANDOLINA Non so che dire… mi preme tenermi amici gli avventori della mia locanda. Per non disgustare il signor Conte, li prenderò. CAVALIERE (Oh che forca!). ( ) CONTE (Che dite di quella prontezza di spirito?). ( ) CAVALIERE (Bella prontezza! Ve li mangia, e non vi ringrazia nemmeno). ( ) MARCHESE Veramente, signor Conte, vi siete acquistato gran merito. Regalare una donna in pubblico, per vanità! Mirandolina, vi ho da parlare a quattr’occhi, fra voi e me: son cavaliere. MIRANDOLINA (Che arsura! Non gliene cascano). ( ) Se altro non mi comandano, io me n’anderò. CAVALIERE Ehi! padrona. La biancheria che mi avete dato, non mi gusta. Se non ne avete di meglio, mi provvederò. ( ) MIRANDOLINA Signore, ve ne sarà di meglio. Sarà servita, ma mi pare che la potrebbe chiedere con un poco di gentilezza. CAVALIERE Dove spendo il mio denaro, non ho bisogno di far complimenti. CONTE Compatitelo. Egli è nemico capitale delle donne. ( ) CAVALIERE Eh, che non ho bisogno d’essere da lei compatito. MIRANDOLINA Povere donne! che cosa le hanno fatto? Perché così crudele con noi, signor Cavaliere? CAVALIERE Basta così. Con me non vi prendete maggior confidenza. Cambiatemi la biancheria. La manderò a prender pel servitore. Amici, vi sono schiavo. ( ) 26 27 da sé 80 28 29 da sé 85 al Cavaliere 30 al Conte 31 90 32 da sé 33 34 con disprezzo 95 35 a Mirandolina 100 36 37 parte ne possiede di doppiamente belli. Dalla battuta si evince che gli orecchini donati dal Conte sono di scarso valore. sono incastonati secondo la moda. mi offendete. che furba! Si tratta di un’espressione popolare di uso toscano. ve li sottrae. fare regali a una donna. L’uso transitivo di “regalare” è tipico del dialetto veneziano e riproduce la costruzione latina del verbo . che spilorceria! Non gliene scappano (di soldi dalle tasche). non mi piace. provvederò da solo (magari andando altrove). acerrimo. dal. vi riverisco. È una formula veneta di cortesia e di saluto (da cui deriva il vocabolo moderno “ciao”). 26 ne ha… al doppio: 27 sono legati alla moda: 28 mi disgustate: 29 che forca!: 30 Ve li mangia: 31 Regalare una donna: donare 32 Che arsura… cascano: 33 non mi gusta: 34 mi provvederò: 35 capitale: 36 pel: 37 vi sono schiavo: ATTO I, scena sesta MIRANDOLINA Che uomo salvatico! Non ho veduto il compagno. CONTE Cara Mirandolina, tutti non conoscono il vostro merito. MIRANDOLINA In verità, son cosi stomacata del suo mal procedere, che or ora lo licenzio a dirittura. MARCHESE Sì; e se non vuol andarsene, ditelo a me, che lo farò partire immediatamente. Fate pur uso della mia protezione. CONTE E per il denaro che aveste a perdere, io supplirò e pagherò tutto. (Sentite, mandate via anche il Marchese, che pagherò io). ( ) Il Marchese, il Conte e Mirandolina. 105 38 39 40 110 piano a Mirandolina scontroso. non ho mai conosciuto nessuno come lui. lo mando via (dalla locanda). 38 salvatico: 39 Non ho veduto il compagno: 40 lo licenzio: