| Trilogia della villeggiatura | Il teatro San Luca La stagione teatrale 1753-1754 segna il passaggio di Goldoni dal teatro Sant Angelo al San Luca. L autore deve fare i conti con la nuova compagnia, non avvezza al suo modo di concepire la commedia, e con le polemiche suscitate dai rivali. Non sorprende quindi che il percorso di Goldoni verso l emancipazione dal repertorio convenzionale non sia lineare e che egli si trovi costretto ad andare incontro ai gusti del pubblico, formatosi con la commedia dell arte e costantemente ammaliato dai canovacci comici. Un nuovo giudizio sulla borghesia Questo non significa che Goldoni rinunci a proseguire nella direzione della commedia riformata. Tra le opere prodotte e rappresentate tra il 1753 e il 1762, infatti, ci sono diversi capolavori in cui l autore esprime una nuova visione della società maturata in quegli anni. La borghesia mercantile, inizialmente vista come ceto dinamico e aperto e considerata un modello economico e morale, viene sempre più giudicata una classe moralmente corrotta e avida. Sceglie quindi di ambientare le commedie in un contesto popolare, dove la partecipazione corale alle vicende, la spontaneità nei comportamenti e la naturale semplicità dei personaggi suggeriscono come il popolo sia l unico ceto sociale ancora capace di incarnare valori positivi e di manifestare i sentimenti in modo autentico. FISSO I CONCETTI In questa fase della sua produzione Goldoni: mette in evidenza i vizi e la frivolezza della borghesia; celebra le virtù e l autenticità del popolo. Critica sociale in forma di trilogia La critica alla borghesia è centrale nella serie di tre commedie scritte in italiano tra il 1760 e il 1761: Le smanie per la villeggiatura, Le avventure della villeggiatura, Il ritorno dalla villeggiatura. In esse Goldoni mette alla berlina la tendenza della borghesia a sperperare denaro per l inutile esibizione del lusso (come l acquisto di case sfarzose o la moda dei viaggi). Tali costumi esprimono la frivolezza e la sciocca mondanità degli ambienti borghesi, in cui l eccessivo peso dato all apparire innesca rivalità e invidie, e sono lo specchio di un universo corrotto, che ha rinunciato a esprimere una concezione sobria e moralmente responsabile della vita e dei rapporti sociali. Jean-Antoine Watteau, Commedia italiana, 1720 ca. Washington DC, National Gallery of Art. 242 / IL SETTECENTO