La rielaborazione dei modelli A Zappi erano forse noti alcuni modelli letterari incentrati sul tema degli effetti paralizzanti dell amore, come il carme 51 del poeta latino Catullo (insieme traduzione e rifacimento di una lirica della poetessa greca Saffo), il sonetto Chi è questa che vèn, ch ogn om la mira di Cavalcanti o, ancora, Era il giorno ch al sol si scoloraro di Petrarca. Rispetto ai modelli, tuttavia, il motivo della sofferenza amorosa legata a un episodio che segna la vita del poeta è risolto da Zappi in una chiave del tutto terrena. Vittima della paralisi d amore è un ragazzino, non un adulto; una volta cresciuto, il poeta resta sì innamorato della donna conosciuta in gioventù, ma sembra in grado di rassegnarsi al suo disprezzo. Il personaggio femminile, inoltre, è privo delle connotazioni quasi soprannaturali delle donne amate da Catullo, Cavalcanti o Petrarca: è una maraviglia (v. 4) tutta terrena, ed è forse per questo che il poeta, diventato adulto, sviluppa una sorta di saggezza mondana, anziché provare lo sgomento dei suoi predecessori. Le scelte stilistiche Il gioco dei contrasti e la levità dei toni Il testo, caratterizzato da un linguaggio semplice e da una sintassi piana, è giocato su una serie di contrasti: quello tra il fanciullo ingenuo e la donna esperta; quello tra un passato felice e un presente di afflizione; quello tra il bacio ricevuto un giorno da Clori e la sua attuale indifferenza. Tali opposizioni non danno tuttavia luogo a una tensione tragica o drammatica, poiché il componimento è risolto in tonalità lievi e delicate, tra il dolente e il sorridente. La cura formale Nella prima quartina le parti del discorso, disposte in maniera speculare, danno origine a una sorta di chiasmo* sintattico: all inizio e alla fine della strofa due frasi occupano un verso e mezzo (In quell età [ ] capro, vv. 1-2; che insin [ ] parea, vv. 3-4), mentre al centro si collocano due frasi che occupano ciascuna mezzo verso (e l capro era maggiore, v. 2; io amava Clori, v. 3). La seconda quartina presenta un dialogato di notevole immediatezza e spontaneità, in cui i due personaggi si scambiano frasi tipiche della comunicazione amorosa (Io t amo, v. 5; ah non sai che cosa è amore, v. 8). La prima terzina fa riferimento al passato, la seconda al presente; in ciascuna di esse, inoltre, i due emistichi del primo verso sono concettualmente contrapposti l uno all altro (nel primo, al v. 9, si fa riferimento all amore di lei verso altri uomini; nel secondo, al v. 12, al suo disprezzo per il poeta); il secondo e il terzo verso sono anch essi giocati su contrari logici e tematici. Tutto ciò mostra l estrema cura impiegata dall autore nello strutturare il sonetto sul piano retorico e formale. VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE E ANALIZZARE 1 LA PARAFRASI | Fai la parafrasi del testo. 2 LE RIME | Ricava lo schema delle rime. 3 LA MODA BUCOLICA | Quali elementi tipicamente pastorali è possibile rintracciare nel testo? INTERPRETARE 4 VERSI DELICATI | Che cosa possono significare i versi e l disse il core / poiché tanto la lingua non sapea (vv. 5-6)? 260 / IL SETTECENTO SCRIVERE PER... 5 RACCONTARE la propria esperienza Rievoca in un breve testo in versi o in prosa un illusione della tua infanzia che si è infranta crescendo.