Qualcosa che già allora trovavo particolarmente confacente alla mia indole: l’ironia, il sarcasmo, l’umorismo tipici della sua poesia, soprattutto del suo capolavoro, il poema . Ricordo che da ragazzo mi colpirono due versi di una sua ode, : “Mal giova illustre sangue / ad animo che langue”. Vale a dire: se sei pigro, inetto, se non ti impegni, non ti dai da fare, non ci metti del tuo, può anche essere che tu sia favorito dalla nascita in una famiglia nobile, oggi potremmo dire benestante, ma le opportunità di studi, di viaggi, di esperienze che i tuoi genitori possono offrirti andranno sprecate. Ciò che conta nella vita è l’impegno personale. D’altra parte la vita stessa di Parini lo dimostra molto bene. L’eleganza della scrittura. I contenuti in letteratura non possono essere trasmessi senza una forma. Anzi, la forma è importante quanto il contenuto, o, se si preferisce, forma e contenuto sono la stessa cosa, sono cioè un tutt’uno. L’eleganza di cui parlo a proposito di Parini sta nel suo mettersi in rapporto con la tradizione. Il fondatore della moderna storiografia letteraria, Francesco De Sanctis, definiva Parini un “innovatore”. Il poeta Giosuè Carducci lo definiva invece un “prosecutore” e un “modernizzatore” della poesia arcadica. Questo doppio aspetto di Parini me lo fa sentire molto vicino. Perché come poeta, sono stato definito, e mi sento, un “prosecutore” della cosiddetta “linea lombarda” della lirica novecentesca; ma al tempo stesso credo di aver innovato questa linea introducendo tematiche nuove, legate all’ambiente, all’ecologia, alla scienza, al mondo Lgbt. Soprattutto una cosa: non esistono temi che non possano essere trattati in poesia. Penso ad alcune odi pariniane, come , sul problema dell’inquinamento ambientale (siamo nella seconda metà del XVIII secolo!), o . Quest’ultima, scritta nel 1765, fu dedicata al medico Giammaria Bicetti, che era in Lombardia il più deciso sostenitore della vaccinazione antivaiolosa. Anche allora, però, erano molte le resistenze e c’erano anche quelli che oggi chiameremmo : persone, spesso intellettuali, che combattevano nei loro scritti la nuova opportunità offerta dalla scienza. Che cosa soprattutto l’ha colpita in questo poeta? Il Giorno Che cosa può dire Parini ai giovani di oggi? L’educazione Qual è a suo avviso la principale eredità consegnata da Parini alla letteratura? Perché? Lei, da poeta, che cosa ha imparato da Parini? La salubrità dell’aria L’innesto del vaiuolo no vax è nato a Gallarate (Varese) nel 1948. È stato professore ordinario di Letteratura anglo-americana e Letterature comparate presso l’Università di Cassino. In ambito poetico ha pubblicato (1978), (1997), (2000), (2005), (2008), (2009). Con (2014) ha vinto il Premio Viareggio. In seguito sono apparsi (2015), l’opera teatrale (2017), (2018), (2021). È autore dei romanzi (2014), (2016), (2019), (2020), (2021). FRANCO BUFFONI Nell’acqua degli occhi Suora carmelitana Il profilo del Rosa Guerra Noi e loro Roma Jucci Avrei fatto la fine di Turing Personae La linea del cielo Betelgeuse e altre poesie scientifiche La casa di via Palestro Il racconto dello sguardo acceso Due pub, tre poeti e un desiderio Silvia è un anagramma Vite negate