| 2 | Il valore civile della poesia La , per Parini, possiede sempre un e una : la forza della sua poesia deriva proprio dagli ideali politici e sociali che vi sono presenti e dalla tensione morale con cui sono sostenuti. Come farà il suo allievo ideale, Ugo Foscolo, anche Parini auspica una , fondata sulla consapevolezza dei diritti e dei doveri di ogni cittadino. Allontanandosi dalle frivolezze arcadiche, egli fonda così una letteratura nuova, densa di contenuti civili. Profondamente radicata nella sua epoca, la poesia pariniana è comunque al tempo stesso fondata sulla solida base della , che le conferisce un ampio respiro e una profondità tale da porla al riparo dalle facili mode del momento. Mostrando una sorprendente modernità nell’ideologia e nei temi, Parini anticipa alcuni fermenti rivoluzionari della sua epoca. In nome del progresso e della razionalità – ma anche del buonsenso tipicamente lombardo – il poeta intende diffondere l’ideale illuministico della “pubblica felicità”; il suo umanesimo diventa così , cioè amore per l’umanità in quanto tale, e la è individuata come condizione indispensabile per la realizzazione del bene comune. Questa visione della vita e della letteratura si spiega in parte con il contesto culturale in cui si forma l’autore: quello di , la città italiana maggiormente vicina ai più avanzati fermenti ideologici europei. Accanto alle affinità di Parini con il gruppo degli Illuministi lombardi di Verri e Beccaria, però, esistono anche delle differenze. Mentre il gruppo del “Caffè” riteneva fondamentale, per il progresso economico e sociale della Lombardia, lo sviluppo delle attività industriali e commerciali, Parini si riconosce nelle teorie fisiocratiche (vedi p. 158), che attribuiscono un fondamentale ruolo economico all’agricoltura. La – lontana dalle ambizioni, dalla corruzione, dall’amore per il denaro e dalla sete di potere propria della città – diventa per il poeta l’orizzonte di una salvezza comune, sia sul piano morale sia su quello materiale. letteratura valore pedagogico componente di impegno civile rinascita spirituale della nazione tradizione umanistica di ispirazione classica umanitarismo solidarietà Milano vita semplice e sana della campagna p. 291 | p. 306 DAI TEMI AI TESTI: T1 T3 | 3 | L’autorità morale del poeta L’adesione al è alla base della battaglia di Parini per una società più giusta, in cui vengano eliminate l’iniquità e la corruzione. Nell’ambito di quest’impegno civile, la dignità e la ragione costituiscono i cardini della sua azione. Il percorso poetico e intellettuale di Parini presenta comunque componenti diverse, che contribuiscono a moderare le istanze illuministiche proprie della cultura europea settecentesca. L’amore per gli scrittori antichi, e il conseguente culto dell’equilibrio e dell’armonia classica, lo portano a rifiutare le derive più estreme del pensiero illuminista. Dei egli accoglie con entusiasmo gli intenti egualitari e le idee di tolleranza, la polemica antinobiliare e la condanna morale del fanatismo, ma : l’ateismo; il cosmopolitismo (Parini è fortemente legato, sin quasi a identificarsi con esse, alla sua terra d’origine, la Brianza, e alla città in cui vive, Milano); un certo atteggiamento presente in alcune correnti dell’Illuminismo europeo; la concezione utilitaristica della cultura, secondo la quale la letteratura dovrebbe mirare esclusivamente all’utilità sociale dei suoi messaggi, tralasciando l’interesse per la forma. Ad arginare le tendenze sovversive e violente dell’epoca rivoluzionaria vi è poi l’adesione alla fede cristiana. Lontano dall’ateismo di buona parte dell’Illuminismo francese, egli vede nel , sul piano spirituale, una religione capace di rivelare il senso ultimo dell’esistenza e, sul piano sociale, una solida . Determinata dunque da un’armonica sintesi di componenti diverse, la posizione morale di Parini si esprime nella sua opera attraverso una vivida . Il poeta si pone come la figura intellettuale e civile che educa il popolo all’uso della ragione e lo spinge a un atteggiamento altruistico e solidale, indispensabile per affrontare e risolvere i problemi più drammatici della società. pensiero illuminista philosophes non condivide le posizioni più radicali scientista cristianesimo base per la convivenza civile rappresentazione di sé come modello etico e culturale LA PAROLA Con questo vocabolo si indica l’atteggiamento intellettuale di chi ritiene il metodo delle scienze fisiche e sperimentali l’unico criterio per la costruzione di un sapere valido, e svaluta quindi ogni forma di conoscenza fondata su altri presupposti. Il termine fu coniato in Francia nella seconda metà dell’Ottocento, assumendo in seguito, di volta in volta, un’accezione positiva o negativa. Oggi è usato in senso negativo per indicare l’indebita estensione del metodo scientifico ad aspetti della realtà che sfuggono alla pretesa di una conoscenza rigorosa e oggettiva. / SCIENTISMO