25 30 35 40 45 50 55 60 Pera colui che primo a le triste oz ose acque e al fetido limo la mia cittade espose; e per lucro ebbe a vile la salute civile. 25-30 Possa morire (Pera) colui che per primo espose la mia città alle infide (triste) acque stagnanti (oz ose) e al fango maleodorante (fetido limo); e che per sete di guadagno (lucro) disprezzò (ebbe a vile) la salute dei cittadini. Certo colui del fiume di Stige ora s impaccia tra l orribil bitume, onde alzando la faccia bestemmia il fango e l acque, che radunar gli piacque. 31-36 Certamente costui ora si dibatte (s impaccia) nel fango orrido (orribil bitume) del fiume Stige, da cui sollevando il viso maledice (bestemmia) il fango e le acque che decise di raccogliere intorno alla città. Mira dipinti in viso di mortali pallori entro al mal nato riso i languenti cultori; e trema o cittadino, che a te il soffri vicino. 37-42 Guarda gli agricoltori malati (languenti cultori), segnati in viso da un pallore mortale in mezzo al riso maledetto (mal nato); e trema, o cittadino, tu che sopporti (soffri) di averne la coltivazione così vicina a te. Io de miei colli ameni nel bel clima innocente passerò i dì sereni tra la beata gente, che di fatiche onusta è vegeta e robusta. 43-48 Io nel bel clima privo di pericoli (innocente) dei miei dolci (ameni) colli vivrò felicemente tra gente lieta, che, per quanto gravata (onusta) dalle fatiche, è sana (vegeta) e florida (robusta). Qui con la mente sgombra, di pure linfe asterso, sotto ad una fresc ombra celebrerò col verso i villan vispi e sciolti sparsi per li ricolti; 49-54 Qui, con la mente libera, purificato (asterso) in acque limpide, al riparo di un ombra fresca, celebrerò con i miei versi i contadini vivaci e agili (vispi e sciolti) sparsi per i campi coltivati (ricolti); e i membri non mai stanchi dietro al crescente pane; e i baldanzosi fianchi de le ardite villane; e il bel volto giocondo fra il bruno e il rubicondo, 55-60 e le loro membra instancabili nella coltivazione del grano (dietro al crescente pane); e i fianchi esuberanti (baldanzosi) delle spavalde contadine (ardite villane); e il loro bel volto allegro, abbronzato e vermiglio, 28 la mia cittade: Milano, come più avan- ti (v. 68) città superba. 29 per lucro: Parini allude agli interessi economici dei possidenti agrari, che avevano deciso di allagare le campagne intor- 292 / IL SETTECENTO no alla città per coltivarvi riso e foraggio. 32 Stige: fiume infernale. 40 languenti cultori: malattie come la malaria colpivano spesso, ancora fino alla metà del Novecento, i coltivatori di riso, a cau- sa delle condizioni insalubri dell ambiente in cui si svolgeva il lavoro. 50 asterso: l aggettivo significa letteralmente lavato .