DENTRO IL TESTO I contenuti tematici L’inizio dell’ode celebra il : da Milano, dove abita da anni, Parini torna in Brianza, sul lago di Pusiano, nella sua Bosisio d’origine. L’esordio , però, lascia presto il posto a una fiera (che inizia al v. 25): a fare da raccordo è la quarta strofa (vv. 19-24), nella quale si insinuano già, nell’ambito della serena descrizione rurale, termini grevi e immagini fosche: (v. 9), (v. 20), (v. 22), seppur evocate per negazione ( , v. 19). La nostalgia del luogo d’origine ritorno al paese natio idilliaco invettiva paludi impuro letto nuvol di morbi infetto Né qui giaccion A questo punto inizia lo sfogo polemico dell’autore, secondo un modulo deprecativo caro a Parini ( , v. 25): egli accusa i possidenti agrari di aver recato con la realizzazione di , mostrando interesse per il profitto e disprezzo nei confronti della comunità. Segue l’immagine infernale della pena che essi certo scontano tra i fanghi dello Stige (vv. 31-36). Le espressioni che indicano l’effetto malefico dell’inquinamento si addensano, richiamando la : (vv. 26-27), (v. 27), (v. 33), (v. 35). Il frutto delle coltivazioni nocive è quel (v. 39) che ha invaso i campi, rendendoli malsani. Una violenta invettiva Pera colui che primo danno alla salubrità dell’aria milanese risaie e marcite vicino alla città descrizione dantesca dell’Inferno triste ozïose / acque fetido limo orribil bitume bestemmia il fango e l’acque mal nato riso Nel prosieguo dell’ode emerge una netta tra elementi negativi da una parte e immagini e descrizioni idilliche dall’altra. La popolazione rurale è dipinta con aggettivi che ne sottolineano la salute e la vigoria: (v. 46), (v. 48), (v. 53), (vv. 57-58), (v. 59); i sono (v. 43), il è (v. 44), i giorni sono (v. 45); la natura ispira pensieri quieti e distesi ( , v. 49). Il fascino della vita campestre… contrapposizione beata gente vegeta e robusta i villan vispi e sciolti i baldanzosi fianchi / de le ardite villane il bel volto giocondo colli ameni clima innocente sereni la mente sgombra L’ e la hanno invece corrotto la vita urbana: l’accenno implicito alla si fa evidente quando Parini cita le (v. 81), cioè le pariglie di cavalli che tirano le carrozze, le quali a loro volta mettono in pericolo i passanti (immagine che tornerà nell’ode – vedi T2, p. 297 – e nel ). Ai profumi che allietano l’ambiente campestre si contrappone il fetore malsano che ammorba la città, dei cui abitanti viene stigmatizzata l’abitudine di versare le deiezioni per strada (vv. 97-102). L’ode si conclude con un nuovo riferimento alla bellezza della vita agreste e, nell’ultima strofa, con una in cui l’autore afferma il proprio intento di […] (vv. 131-132), secondo il motivo oraziano del (“mescolare l’utile al piacevole”). … e il disgusto di quella cittadina avidità sete del lusso vita dissipata dell’aristocrazia ambiz ose mute ï La caduta Giorno dichiarazione di poetica unire l’utile al vanto / di lusinghevol canto miscere utile dulci VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE E ANALIZZARE IL BELLO DELLA CAMPAGNA | Quali aspetti positivi dei suoi luoghi d’origine mette maggiormente in evidenza Parini? DEGRADO URBANO | Da che cosa è stato causato l’inquinamento dell’aria cittadina? UN LESSICO VARIO | Individua nel testo alcuni esempi di lessico classicheggiante e di lessico realistico. 1 2 3 INTERPRETARE UN’ODE CIVILE | Quali soluzioni sembra indirettamente suggerire Parini ai problemi esposti nel componimento? 4