e lor mercè penètra ne’ recessi de’ grandi; e sopra la lor tetra noja le facezie e le novelle spandi. 60 e grazie a loro ( ) entra nelle stanze più segrete ( ) dei potenti ( ); e versa ( ) sopra la loro triste noia battute spiritose ( ) e storielle ( ). 57-60 lor mercè recessi grandi spandi facezie novelle O, se tu sai, più astuto i cupi sentier trova colà dove nel muto aere il destin de’ popoli si cova; O ancora, se ne sei capace ( ), scopri più astutamente ( ) i sentieri nascosti ( ) che portano alle sedi dove silenziosamente ( ) si decidono ( ) i destini dei popoli; 61-64 se tu sai più astuto cupi nel muto aere si cova le stanze della politica e le camere di consiglio dei sovrani; l’interlocutore invita il poeta a un impegno nel mondo della politica, volto però al vantaggio personale. 63-64 colà dove nel muto… de’ popoli si cova: e fingendo nova esca al pubblico guadagno, l’onda sommovi, e pesca insidioso nel turbato stagno. 65 e inventando ( ) un nuovo modo per aumentare le entrate fiscali ( ), crea confusione ( ), e attraverso raggiri ( ) pesca nel torbido ( ). 65-68 fingendo nova esca al pubblico guadagno l’onda sommovi insidioso nel turbato stagno Ma chi giammai potrìa guarir tua mente illusa, o trar per altra via te ostinato amator de la tua Musa? 70 Ma chi potrebbe mai guarire la tua mente idealista ( ), o portare su un’altra strada proprio te, testardo amante della tua ispirazione poetica ( )? 69-72 illusa Musa l’ispirazione morale e civile della poesia pariniana. 72 la tua Musa: Lasciala: o, pari a vile mima, il pudore insulti, dilettando scurrile i bassi genj dietro al fasto occulti». 75 Abbandonala: oppure, simile a una vile commediante ( ), essa oltraggi il pudore, solleticando in modo volgare ( ) le basse inclinazioni ( ) nascoste dietro allo sfarzo ( )». 73-76 mima dilettando scurrile bassi genj fasto la volgarità che si nasconde, nei nobili e nei potenti, dietro all’apparente raffinatezza. 76 i bassi genj… occulti: Mia bile, al fin costretta, già troppo, dal profondo petto rompendo, getta impetuosa gli argini; e rispondo: 80 Alla fine la mia indignazione ( ), già troppo a lungo trattenuta ( ), prorompendo dal mio animo ( ), sfonda ( ) impetuosamente le barriere; e rispondo: 77-80 bile costretta profondo petto getta «Chi sei tu, che sostenti a me questo vetusto pondo, e l’animo tenti prostrarmi a terra? Umano sei, non giusto. «Chi sei tu, che reggi il peso del mio vecchio corpo ( ), e al tempo stesso tenti di far cadere a terra il mio spirito? Sei pietoso ( ), ma non giusto. 81-84 questo vetusto pondo Umano Buon cittadino, al segno dove natura e i primi casi ordinàr, lo ingegno guida così, che lui la patria estimi. 85 Il buon cittadino rivolge ( ) la propria intelligenza ( ) nella direzione che gli hanno indicato ( ) le doti naturali ( ) e le prime esperienze ( ) della vita, in modo che la patria lo stimi. 85-88 guida ingegno ordinàr natura casi Quando poi d’età carco il bisogno lo stringe, chiede opportuno e parco con fronte liberal, che l’alma pinge. 90 Quando poi, vecchio ( ), il bisogno lo opprime ( ), chiede aiuto in maniera opportuna e discreta, con una dignità da uomo libero ( ), che bene esprime il suo animo nobile ( ). 89-92 d’età carco stringe con fronte liberal l’alma pinge