VERSO LE COMPETENZE COMPRENDERE E ANALIZZARE I RISCHI DELLE PASSEGGIATE | Che cosa accade al poeta all’inizio dell’ode? IL PRIMO TESTIMONE | Chi è il primo personaggio a reagire all’accaduto? TUTTA COLPA DI PARINI | Di che cosa è manchevole Parini, secondo il suo soccorritore? OCCORRE CAMBIARE REGISTRO | Quale consiglio di poetica viene dato a Parini dal suo soccorritore? A TUTTO C’È UN LIMITE | In quale punto del discorso il vecchio poeta si indigna? Per quale motivo? 1 2 3 4 5 INTERPRETARE FAN O DETRATTORE | L’uomo che soccorre Parini potrebbe essere definito un suo ammiratore? Argomenta la tua risposta. CLASSICISMO E ILLUMINISMO | Quali sono le componenti classicistiche rintracciabili nell’ode? Quali invece quelle illuministiche? UN RITRATTO SOCIALE | Quale immagine della grande città e della società settecentesca emerge dal testo pariniano? 6 7 8 SCRIVERE PER... RACCONTARE CON ENFASI UNA PROPRIA ESPERIENZA | Da un episodio personale (un piccolo incidente o anche un fatto lieto) trai un racconto aneddotico di circa 30 righe, caratterizzato a tua scelta da un particolare tono (drammatico, ironico, umoristico). 9 Educazione CIVICA – Spunti di realtà L’ode affronta il tema della dai condizionamenti esterni. L’arte, in realtà, nel corso della Storia è stata spesso soggetta a influenze di vario tipo: politico, religioso, morale ecc. Limitazioni a volte imposte dall’alto, altre volte presenti (per una forma di condizionamento socio-culturale più ampio e più profondo) negli stessi autori, indipendentemente da eventuali pressioni esterne. libertà dell’artista Ritieni che oggi l’arte sia libera o soggetta a vincoli e limitazioni? Quali? In che misura? Rispondi in un testo argomentativo di circa 30 righe. PARLARE E SCRIVERE BENE O caro studente, OH che errore! Mettersi a fare le pulci a un poeta, e pure grande, come Parini? No, non è nostra intenzione farlo, in primo luogo perché un conto è scrivere nel Settecento e un conto è farlo oggi, e in secondo luogo perché non c’è una regola che ci autorizzi a considerare l’uso di al v. 17 come scorretto. Certo, come puntualizza l’Accademia della Crusca, (con l’ ) è un’interiezione, (senza ) è un vocativo: e proprio un vocativo è quello in questione, visto che il soccorritore si rivolge in apostrofe all’io lirico appellandolo come “sfortunato poeta”. È una distinzione semantica che è opportuno tenere in considerazione oggi quando scriviamo: oh è in grado di esprimere, a seconda dei contesti, diverse sfumature di significato, dalla gioia improvvisa alla sorpresa, dall’ammirata devozione alla partecipe commozione, dalla sofferenza morale allo sdegno e all’ira: oh oh h o h , che bella notizia! Oh , come mi dispiace. Oh , che spettacolo mozzafiato! Oh , invece, va adoperato per sostenere e rafforzare il vocativo cui s’accompagna, connotando il discorso che seguirà in modo solenne: O Signore, aiutami tu! O amico mio, che piacere rivederti! O Scrivi sul quaderno due frasi che contengano con l’ e altrettante in cui vi sia o senza . PROVA TU oh h h