Rivolgendosi al protagonista, il poeta indossa i panni del precettore, fingendo di assumere il punto di vista aristocratico e di svolgere con serietà il proprio impegno didascalico, ma svelando in realtà, grazie al , la natura frivola e vacua del giovin signore e del suo ambiente sociale. Mentre i nobili di un tempo (gli «inclit’avi») erano operosi e magnanimi, quelli contemporanei (gli «Augusti del suo secolo») risultano inutili nella loro oziosa inoperosità e nelle loro superficiali occupazioni. Così, adattando il proprio compito pedagogico alla realtà di un universo ridotto a etichetta e a involontaria caricatura di sé stesso, il falso precettore che illustra al giovane nobile le incombenze della vita mondana e le regole di comportamento adeguate al suo rango. … e quella del precettore carattere ironico del travestimento si tramuta da “maestro di vita” in “maestro di cerimonie” Lo stile Per conseguire il suo intento satirico, Parini ricorre a una , da cui deriva la ricchezza espressiva dell’opera. Si trovano in primo luogo l’ e l’ , che, permettendo di affermare il contrario di quanto in realtà si intende esprimere, consentono al poeta di esaltare la vita proba e i valori semplici attraverso la lente deformata della mentalità nobiliare. Ma nel testo compare anche una forma di ironia più aspra, pungente ed esasperata: è il , che lascia intravedere più chiaramente il pensiero dell’autore, sopraffatto dall’ e dall’ di fronte a costumi sociali che disapprova. Più rara, ma comunque presente, è la , vale a dire l’espressione diretta di biasimo e riprovazione nei confronti dei personaggi e dei loro comportamenti: in questo caso il giudizio di condanna morale è esplicito e non mediato da particolari filtri retorici. In certi casi, infine, l’ironia e la satira lasciano il posto a un’intima . In questi passi, in cui la sua natura di poeta idealmente legato al popolo ha il sopravvento, Parini, deponendo la maschera del pedagogo, afferma il suo vero sentire. Tra ironia, deprecazione e lirismo pluralità di toni antifrasi ironia sarcasmo amarezza indignazione deprecazione ispirazione lirica Lo stile ironico e antifrastico adottato da Parini consiste nel far finta di promuovere una certa visione del mondo, mentre, in realtà, l’autore pensa esattamente il contrario. FISSO I CONCETTI La tessitura formale dell’opera è estremamente raffinata. Il , che all’interno di un periodare ampio e latineggiante appare a prima vista uniforme, è però ravvivato dal contrasto con i . Componenti alte e basse si alternano in una polifonia che unisce (con i neologismi propri della scienza e della tecnica del tempo), in un continuo alternarsi di scelte espressive che rendono il dettato particolarmente dinamico, tanto da fare di Parini un profondo innovatore della lingua poetica italiana. Concretezza moderna e raffinatezza classicheggiante tono aulico termini concreti della vita quotidiana echi classici e riferimenti al mondo moderno