Vittorio Alfieri – LE OPERE | Le tragedie | Decisivo, nella vita e nella produzione di Alfieri, è l’interesse per il teatro. Oltre che di (di non eccelsa qualità e anche per questo di scarso interesse per il lettore odierno), lo scrittore piemontese è autore soprattutto di (se si considerano solo quelle da lui approvate: il primo dramma, , viene infatti ripudiato). La loro composizione inizia nel 1775, anno della conversione letteraria, e si conclude nel 1789. Prima stese in prosa e poi verseggiate in , sono tutte divise in . Come si evince dai titoli, i protagonisti di queste opere sono , che portano sulla scena il dramma irrisolvibile di una e il rapporto travagliato con gli altri, alla spasmodica . La scelta dei temi e l’analisi delle forze oscure che caratterizzano l’io eroico dei personaggi anticipano molti tratti propri del Preromanticismo e della piena stagione romantica. Il genere prediletto 6 commedie 19 tragedie Antonio e Cleopatra endecasillabi sciolti cinque atti personaggi storici e mitologici coscienza contrastata ricerca di una libertà concreta e interiore Le tragedie di Alfieri hanno come protagonisti personaggi dalla psicologia complessa e travagliata. FISSO I CONCETTI Comprendendo che in Italia mancava una tragedia degna di quella antica, Alfieri guarda prevalentemente ai modelli del passato – i grandi tragediografi greci e romani (Eschilo, Sofocle, Euripide, Seneca…), ma anche l’esempio più recente del drammaturgo francese Racine – sia a livello strutturale sia sul piano stilistico. Per quanto riguarda la struttura, si mantiene fedele alle cosiddette (di tempo, di luogo e d’azione), che gli consentono di concentrare la vicenda in un arco di tempo breve e di ridurre l’intreccio agli elementi essenziali, caratteristiche che rendono compatti i suoi drammi. A una tragedia con personaggi trascinati da potenti emozioni e dall’ansia di libertà si addice uno , con un lessico ricercato e una sintassi articolata. Nell’endecasillabo alfieriano dominano le inversioni, i contrasti, gli : la è , per rispecchiare al meglio l’interiorità disgregata e problematica dei personaggi. Struttura e stile della tragedia alfieriana unità aristoteliche stile aulico e sostenuto enjambement struttura della frase continuamente franta Niccolò dell’Arca, (particolare), 1463-1490. Bologna, Chiesa di Santa Maria della Vita. Compianto sul Cristo morto