Testo PLUS La confessione di Mirra (Mirra) FISSO I CONCETTI Saul: mette in scena un tiranno che è vittima di sé stesso; si concentra sul protagonista e lascia poco spazio all azione. I diversi cicli La produzione tragica alfieriana è convenzionalmente divisa in diversi cicli tematici: quello tebano è ispirato alle vicende di Edipo, re di Tebe, e dei suoi discendenti; quello degli Atridi è dedicato alle vicende dei discendenti di Atreo, re di Micene; altre tragedie presentano argomenti legati alla storia romana e altre ancora vengono definite dall autore «tragedie della libertà e sviluppano una tematica strettamente politica. Nelle due tragedie più importanti, il Saul e la Mirra, Alfieri riversa la sua più intima vocazione a descrivere le drammatiche conseguenze di un io diviso tra il desiderio d amore e la pulsione di morte, tra la passione e il senso di colpa. Eroi innocenti e responsabili al tempo stesso, Saul e Mirra pagano fino in fondo il prezzo di sentimenti e desideri impossibili, destinati a farli precipitare nella rovina. Il capolavoro: Saul Il Saul, la più famosa tragedia alfieriana, viene scritto nel 1782. Il soggetto non è tratto dalla storia o dal mito classico, ma dalla Bibbia, anche se l autore ne fa un dramma psicologico anziché religioso. Il protagonista è l anziano re di Israele, Saul, che deve fronteggiare una crescente perdita di consenso e di fiducia da parte del popolo e dei suoi stessi familiari. Il profeta Samuele, dopo che il re ha risparmiato un nemico sconfitto, reputa Saul ribelle al volere divino e consacra nuovo re il più giovane David. Costui è una figura estremamente carismatica, in cui Saul vede il contraltare della propria decadenza e della propria progressiva mancanza di forze. Nonostante David sia leale e fedele al sovrano, questi si sente minacciato dal giovane e perciò lo bandisce dal regno, accusandolo di tradimento. Saul cade preda di una paura e di una follia che provengono dal suo stesso animo e che niente e nessuno possono più placare: è tormentato da visioni e sogna congiure contro la sua persona, e così, dopo aver riammesso in patria David, lo caccia una seconda volta. Alienatosi il favore di tutti specialmente dell amata figlia Micol, sposa di David e ormai completamente solo, Saul sfrutta l ultimo barlume di lucidità per togliersi la vita, reputando questa l unica soluzione praticabile per conservare la dignità di padre e di re. L opera si allontana dal consueto schema delle tragedie alfieriane, in cui si contrappongono tiranni e vittime. Saul è una figura eccezionale, perché incarna entrambi i ruoli: è vittima e tiranno di sé stesso, essendo incapace di accettare i propri limiti e di rispettare i dettami della natura e di Dio. La tragedia è povera di azione, essendo focalizzata sull analisi delle oscillazioni dell animo del protagonista, la cui interiorità occupa il centro della scena. Saul è un eroe moderno, che anticipa, grazie alla profondità psicologica che Alfieri ha saputo donargli, la complessità degli eroi romantici, lacerati da contraddizioni, desideri inappagabili e paure ancestrali. Giuseppe Salviati della Porta, Saul lancia la freccia contro Davide (particolare), XVI secolo. Venezia, Santa Maria della Salute. L AUTORE / VITTORIO ALFIERI / 341