ANALIZZIAMO INSIEME / T2 / La vita è un «ingannevole sogno» , Parte prima Ultime lettere di Jacopo Ortis Dopo aver compreso che Teresa, la donna amata, non potrà essere sua, Jacopo inizia il proprio vagabondaggio nelle campagne dei colli Euganei, dove la contemplazione del paesaggio gli ispira riflessioni amare sul destino umano. / Il dolore dell’uomo e l’indifferenza della natura / Umana vita? sogno; ingannevole sogno al quale noi pur diam sì gran prezzo, siccome le donnicciuole ripongono la loro ventura nelle superstizioni e ne’ presagj! Bada; ciò cui tu stendi avidamente la mano è un’ombra forse, che mentre è a te cara, a tal altro è nojosa. Sta dunque tutta la mia felicità nella vota apparenza delle cose che ora m’attorniano; e s’io cerco alcun che di reale, o torno a ingannarmi, o spazio attonito e spaventato nel nulla! Io non lo so; ma, per me, , dotandone di cotanto amor proprio, perché il sommo timore e la somma speranza creandoci nella immaginazione una infinita serie di mali e di beni, ci tenessero pur sempre affannati di questa esistenza breve, dubbia, infelice. che ci fa reputare l’universo creato solo per noi, e noi soli degni e capaci di dar leggi al creato. Andava dianzi perdendomi per le campagne, inferrajuolato sino agli occhi, considerando lo squallore della terra tutta sepolta sotto le nevi, senza erba né fronda che mi attestasse le sue passate dovizie. Né potevano gli occhi miei lungamente fissarsi su le spalle de’ monti, il vertice de’ quali era immerso in una negra nube di gelida nebbia che piombava ad accrescere il lutto dell’aere freddo ed ottenebrato. E parevami vedere quelle nevi disciogliersi e precipitare a torrenti che innondavano il piano, trascinandosi impetuosamente piante, armenti, capanne, e sterminando in un giorno le fatiche di tanti anni, e le speranze di tante famiglie. Trapelava di quando in quando un raggio di Sole, il quale quantunque restasse poi soverchiato dalla caligine, lasciava pur divedere che sua mercé soltanto il mondo non era dominato da una perpetua notte profonda. Ed io rivolgendomi a quella parte di cielo che albeggiando manteneva ancora le tracce del suo splendore: – diss’io, tutto cangia quaggiù! E , e tu pure sarai trasformato; né più allora le nubi corteggeranno i tuoi raggi cadenti; né più l’alba inghirlandata di celesti rose verrà cinta di un tuo raggio su l’oriente ad annunziar che tu sorgi. Godi intanto della tua , che sarà forse affannosa, e simile a questa dell’uomo; tu ’l vedi; l’uomo non gode de’ suoi giorni; e Da’ colli Euganei, 19 Gennajo 1798 1 2 3 4 5 6 5 7 8 temo che Natura abbia costituito la nostra specie quasi minimo anello passivo dell’incomprensibile suo sistema 9 10 10 11 E mentre noi serviamo ciecamente al suo fine, essa ride del nostro orgoglio 12 13 15 14 15 16 20 17 18 19 25 O Sole, verrà giorno che Dio ritirerà il suo sguardo da te 20 carriera 30 se talvolta gli è dato di passeggiare per li fiorenti prati d’Aprile, dee pur sempre temere l’infocato aere dell’estate, e il ghiaccio mortale del verno. 21 Foscolo esprime qui la propria della realtà. Affiora qui la , che spinge l’uomo a credersi assurdamente padrone del creato. Perfino il , che sembra eterno, . La che conclude la lettera ribadisce il senso della condizione umana, segnata dalla sofferenza incombente anche in mezzo alle rare gioie. (rr. 7-8) visione meccanicistica (rr. 11-12) polemica contro l’antropocentrismo (rr. 26-27) Sole potrebbe essere distrutto (rr. 31-32) metafora stagionale TRECCANI Le parole valgono Dal provenzale antico e (che ha lo stesso etimo dell’italiano ), il sostantivo indicava in origine lo spazio assegnato alla corsa dei cavalli con carri; da qui, in senso figurato, la via scelta e seguita nell’impiego, nella professione, negli studi o anche la possibilità di accumulare competenze lavorative e di salire quindi nella scala gerarchica di una determinata professione. carriera carreira carriera carraia carriera Al primo significato del termine (quello letterale) è legata un’altra accezione di , “andatura veloce del cavallo”, che è presente in un’espressione figurata usata tutt’oggi: «di gran ». Sai che cosa vuol dire? carriera carriera noi, tuttavia, diamo così alto valore ( ). come le donnette. danno significato alla propria sorte. fai attenzione. fastidiosa o indifferente. vuota, inconsistente. se io vado in cerca di qualcosa che sia autentico. vago nel vuoto, stupito e impaurito. come un minuscolo elemento inerte e privo di volontà nel grande ingranaggio meccanico della natura. attribuendoci un grande, incomprensibile orgoglio. nel perpetuo affanno di una vita incerta e limitata. che ci fa immaginare. imbacuccato, coperto da un mantello a ruota (“ferraiuolo”). testimoniasse le sue trascorse ricchezze, cioè la vegetazione rigogliosa nel corso dell’estate ormai terminata. vetta, cima. verso. bestiame. coperto dalla nebbia. distinguere. accompagneranno (l’immagine ritornerà nel sonetto , v. 3, vedi T5, p. 443). deve. 1 noi pur diam sì gran prezzo: prezzo 2 siccome le donnicciuole: 3 ripongono… ventura: 4 Bada: 5 nojosa: 6 vota: 7 s’io cerco… reale: 8 o spazio… nulla: 9 quasi… passivo: 10 dotandone di cotanto: 11 affannati… dubbia: 12 che ci fa reputare: 13 inferrajuolato: 14 attestasse le sue passate dovizie: 15 vertice: 16 a: 17 armenti: 18 soverchiato dalla caligine: 19 divedere: 20 corteggeranno: Alla sera 21 dee: