Giacomo Leopardi – LE OPERE | | Epistolario Tra i più belli di tutta la letteratura italiana, l’epistolario di Leopardi raccoglie , indirizzate ai familiari (soprattutto al fratello Carlo, alla sorella Paolina, sua confidente preferita, al padre Monaldo), ma anche a importanti personalità intellettuali dell’epoca, come Pietro Giordani, Vincenzo Monti e Giovan Pietro Vieusseux: una vera e propria opera monumentale grazie alla quale possiamo ricostruire la vita interiore, le esperienze, le speranze e le delusioni dell’autore. più di 900 lettere L’epistolario di Leopardi comprende lettere a familiari e intellettuali dell’epoca. FISSO I CONCETTI / T1 / La ricerca della libertà Epistolario Nel 1819 il poeta ha raggiunto la maggiore età e decide di sottrarsi all’oppressiva tutela dei genitori, fuggendo da Recanati. Prima di partire, scrive questa lettera d’addio al padre, una drammatica testimonianza della sua esperienza, del bisogno di evadere e del desiderio insopprimibile di scegliere da solo la via della propria esistenza. / In fuga per la libertà verso l’indipendenza / Mio Signor Padre. Sebbene dopo aver saputo quello ch’io avrò fatto, questo foglio le possa parere indegno di esser letto, a ogni modo spero nella sua benignità che non vorrà ricusare di sentir le prime e ultime voci di un figlio che l’ha sempre amata e l’ama, e si duole infinitamente di doverle dispiacere. Ella conosce me, e conosce la condotta ch’io ho tenuta fino ad ora, e forse quando voglia spogliarsi d’ogni considerazione locale, vedrà che in tutta l’Italia, e sto per dire in tutta l’Europa, non si troverà altro giovane, che nella mia condizione, in età anche molto minore, forse anche con doni intellettuali competentemente inferiori ai miei, abbia usato la metà di quella prudenza, astinenza da ogni piacer giovanile, ubbidienza e sommessione ai suoi genitori ch’ho usata io. […] Contuttoché si credesse da molti che il mio intelletto spargesse alquanto più che un barlume, Ella tuttavia mi giudicò indegno che un padre dovesse far sacrifizi per me, né le parve che il bene della mia vita presente e futura valesse qualche alterazione al suo piano di famiglia. Io vedeva i miei parenti scherzare cogl’impieghi che ottenevano dal sovrano, e sperando che avrebbero potuto impegnarsi con effetto anche per me, domandai che per lo meno mi si procacciasse qualche mezzo di vivere in maniera adattata alle mie circostanze, senza che perciò fossi a carico della mia famiglia. Fui accolto colle risa, ed Ella non credé che le sue relazioni, in somma le sue cure si dovessero neppur esse impiegare per uno stabilimento competente di questo suo figlio. […] Ella conosceva ancora la miserabilissima vita ch’io menava per le orribili malinconie, ed i tormenti di nuovo genere che mi proccurava la mia strana immaginazione, e non poteva ignorare quello ch’era più ch’evidente, cioè che a questo, ed alla mia salute che ne soffriva visibilissimamente, e ne sofferse sino da quando mi si formò questa misera complessione, non v’era assolutamente altro rimedio che distrazioni potenti e tutto quello che in Recanati non si poteva mai ritrovare. Contuttociò Ella lasciava per tanti anni un uomo del mio carattere, o a consumarsi affatto in istudi micidiali o a seppellirsi nella più terribile noia, e per conseguenza, malinconia, derivata dalla necessaria solitudine e dalla vita affatto disoccupata, come massimamente negli ultimi mesi. 1 5 2 3 4 10 5 6 15 7 8 20 9 10 11 25 12 rifiutare. contingente, particolare. fatte le debite proporzioni, per la differenza d’età. sottomissione, atteggiamento di umiltà. benché. sorridere della facilità con cui ottenevano degli impieghi. condizioni. una sistemazione consona. conducevo. inusitato, insolito. debole costituzione fisica. completamente. 1 ricusare: 2 locale: 3 competentemente: 4 sommessione: 5 Contuttoché: 6 scherzare… ottenevano: 7 circostanze: 8 uno stabilimento competente: 9 menava: 10 nuovo: 11 misera complessione: 12 affatto: