SIMPLICIO Signori, io voglio che voi sappiate che questa disputa dell’origine de i nervi non è miga così smaltita e decisa come forse alcuno si persuade. SAGREDO Né sarà mai al sicuro, come si abbiano di simili contradittori, ma questo che voi dite non diminuisce punto la stravaganza della risposta del Peripatetico, il quale contro a così sensata esperienza non produsse altre esperienze o ragioni d’Aristotile, ma la sola autorità ed il . 21 22 30 23 24 puro ipse dixit 25 p. 85 PARLARE E SCRIVERE BENE mica. risolta. finché non si abbiano degli interlocutori che non si persuadono neppure davanti all’evidenza. affatto. “lo ha detto lui” (Aristotele). 21 miga: 22 smaltita: 23 come... contraddittori: 24 punto: 25 : ipse dixit SIMPLICIO Aristotile non si è acquistata sì grande autorità se non per la forza delle sue dimostrazioni e della profondità de i suoi discorsi: ma bisogna intenderlo, e non solamente intenderlo, ma aver tanta gran pratica ne’ suoi libri, che se ne sia formata un’idea perfettissima, in modo che ogni suo detto vi sia sempre innanzi alla mente; perché e’ non ha scritto per il volgo, né si è obligato a infilzare i suoi col metodo triviale ordinato, anzi, servendosi del perturbato, ha messo talvolta la prova di una proposizione fra testi che par che trattino di ogni altra cosa: e però bisogna aver tutta quella grande idea, e saper combinar questo passo con quello, accozzar questo testo con un altro remotissimo; ch’e’ non è dubbio che chi averà questa pratica, saprà cavar da’ suoi libri le dimostrazioni di ogni scibile, perché in essi è ogni cosa. 35 26 27 silogismi 28 29 40 30 31 32 33 TRECCANI Le parole valgono Un , nella logica tradizionale, è un’argomentazione nella quale da due proposizioni, legate tra loro da un termine in comune, si deduce una terza proposizione. Per esempio: gli uomini sono mortali (prima proposizione o premessa maggiore), Socrate è un uomo (seconda proposizione o premessa minore), quindi Socrate è mortale (terza proposizione o illazione o conseguenza). Per estensione, con senso generico, il è un ragionamento, e, nell’uso comune, un ragionamento troppo sottile e cavilloso. sillogismo sillogismo sillogismo Componi una frase che contenga la parola in questa accezione negativa. non basta capire Aristotele, ma bisogna impararlo a memoria. egli. disporre una dopo l’altra le sue catene di ragionamenti. nell’ordine che è più comune. l’ordine perturbato era un particolare metodo di ragionamento, usato dagli antichi geometri greci. e perciò occorre aver davanti alla mente tutta la sua opera. mettere insieme. chi sarà abituato a procedere in questo modo. 26 bisogna… perfettissima: 27 e’: 28 infilzare i suoi silogismi: 29 col metodo triviale ordinato: 30 perturbato: 31 e però... idea: 32 accozzar: 33 chi… pratica: SAGREDO Ma, signor Simplicio mio, come l’esser le cose disseminate in qua e in là non vi dà fastidio, e che voi crediate con l’accozzamento e con la combinazione di varie particelle trarne il sugo, questo che voi e gli altri filosofi bravi farete con i testi d’Aristotile, farò io con i versi di Virgilio o di Ovidio, formandone centoni ed esplicando con quelli tutti gli affari de gli uomini e i segreti della natura. Ma che dico io di Virgilio o di altro poeta? io ho un libretto assai più breve d’Aristotile e d’Ovidio, nel quale si contengono tutte le scienze, e con pochissimo studio altri se ne può formare una perfettissima idea: e questo è l’alfabeto; e non è dubbio che quello che saprà ben accoppiare e ordinare questa e quella vocale con quelle consonanti o con quell’altre, ne caverà le risposte verissime a tutti i dubbi e ne trarrà gli insegnamenti di tutte le scienze e di tutte le arti, in quella maniera appunto che il pittore da i semplici colori diversi, separatamente posti sopra la tavolozza, va, con l’accozzare un poco di questo con un poco di quello e di quell’altro, figurando uomini, piante, fabbriche, uccelli, pesci, ed in somma imitando tutti gli oggetti visibili, senza che su la tavolozza sieno né occhi né penne né squamme né foglie né sassi: anzi pure è necessario che nessuna delle cose da imitarsi, o parte alcuna di quelle, sieno attualmente tra i colori, volendo che con essi si possano rappresentare tutte le cose; ché se vi fussero, verbigrazia, penne, queste non servirebbero per dipignere altro che uccelli o pennacchi. 45 34 50 35 55 36 60 37 38 39 40 41 ironicamente Sagredo paragona l’attività degli aristotelici a quella di chi compone centoni, ossia poesie formate dalla giustapposizione di parole, frasi e citazioni varie di uno stesso autore o di più autori. ricaverà. rappresentando. squame. veramente. se si vuole. perché. per esempio (dal latino , “per citare una parola”). 34 centoni: 35 caverà: 36 figurando: 37 squamme: 38 attualmente: 39 volendo: 40 ché: 41 verbigrazia: verbi gratia