Di qui mi par di poter assai ragionevolmente dedurre, che la medesima Sacra Scrittura, qualunque volta gli è occorso di pronunziare alcuna conclusione naturale, e massime delle più recondite e difficili ad esser capite, ella non abbia pretermesso questo medesimo avviso, per non aggiugnere confusione nelle menti di quel medesimo popolo e renderlo più contumace contro a i dogmi di più alto misterio. […] Stante, dunque, ciò, mi par che nelle dispute di problemi naturali non si dovrebbe cominciare dalle autorità di luoghi delle Scritture, ma dalle sensate esperienze e dalle dimostrazioni necessarie: perché, procedendo di pari dal Verbo divino la Scrittura Sacra e la natura, quella come dettatura dello Spirito Santo, e questa come osservantissima essecutrice de gli ordini di Dio; ed essendo, di più, convenuto nelle Scritture, per accomodarsi all’intendimento dell’universale, dir molte cose diverse, in aspetto e quanto al nudo significato delle parole, dal vero assoluto; ma, all’incontro, essendo la natura inesorabile ed immutabile, e mai non trascendente i termini delle leggi impostegli, come quella che nulla cura che le sue recondite ragioni e modi d’operare sieno o non sieno esposti alla capacità degli uomini; pare che quello degli effetti naturali che o la sensata esperienza ci pone dinanzi a gli occhi o le necessarie dimostrazioni ci concludono, non debba in conto alcuno esser revocato in dubbio, non che condennato, per luoghi della Scrittura che avessero nelle parole diverso sembiante; poi che non ogni detto della Scrittura è legato a obblighi così severi com’ogni effetto di natura, né meno eccelentemente ci si scuopre Iddio negli effetti di natura che ne’ sacri detti delle Scritture […]. Non avendo voluto lo Spirito Santo insegnarci se il cielo si muova o stia fermo, né la sua figura sia in forma di sfera o di disco o distesa in piano, né se la Terra sia contenuta nel centro di esso o da una banda, non avrà manco avuto intenzione di renderci certi di altre conclusioni dell’istesso genere, e collegate in maniera con le pur ora nominate, che senza la determinazion di esse non se ne può asserire questa o quella parte; quali sono il determinar del moto e della quiete di essa Terra e del Sole. 17 18 19 25 20 21 22 23 24 30 25 26 27 28 29 30 35 31 40 32 33 34 45 35 affermazione relativa ai fenomeni della natura. soprattutto. ella (la Scrittura) non abbia tralasciato questa medesima modalità espositiva. recalcitrante. passi. derivando in egual misura. . . molto ubbidiente. Galileo sostiene che le Sacre Scritture e la natura derivano entrambe da Dio. stabilito. per farsi capire da tutti gli uomini. al contrario. non si preoccupa. tanto meno. le Scritture sono state composte in modo più libero di come venne creata la natura, perché esse furono scritte da uomini ispirati da Dio, ma al fine di farsi comprendere da uomini anche ignoranti, mentre la natura venne creata da Dio stesso, e in modo così perfetto e assoluto che solo chi la studia con metodo rigoroso può comprenderla. possiamo trovare Dio nella natura, come nelle Scritture. da un lato. ( ) non avrà voluto nemmeno farci conoscere altre teorie ( ) dello stesso tipo, strettamente connesse con le altre che ho appena nominato. 17 conclusione naturale: 18 massime: 19 ella… avviso: 20 contumace: 21 luoghi: 22 procedendo di pari: 23 quella: la Scrittura Sacra 24 questa: la natura 25 osservantissima: 26 essecutrice... Dio: 27 convenuto: 28 per accomodarsi… universale: 29 all’incontro: 30 nulla cura: 31 non che: 32 non ogni detto… effetto di natura: 33 né meno… Scritture: 34 da una banda: 35 non avrà… parte: lo Spirito Santo conclusioni