PERCORSI NEL 900 Letteratura & giornalismo Il giornalismo-denuncia Cani da guardia della democrazia I giornalisti vengono definiti, secondo un vecchio motto, cani da guardia della democrazia , nel senso che uno dei loro ruoli, forse il più importante, è quello di contribuire a far emergere problemi di ambito politico ed economico che ai centri di potere farebbe comodo tenere nascosti. In questo caso il giornalismo diventa strumento di denuncia di fatti che vengono così portati all attenzione dell opinione pubblica. Ma ogni denuncia, affinché sia credibile, dev essere circostanziata e documentata: perciò alla base di questi articoli vi sono inchieste e ricerche investigative, pratiche più dispendiose, in termini di tempo e di costi, rispetto alla redazione dei normali pezzi di cronaca, spesso basati su fonti istituzionali o comunque ufficiali, per esempio le agenzie di stampa (Ansa, Adnkronos, Reuters ecc.). Un celebre esempio di giornalismo investigativo risale alla prima metà degli anni Settanta negli Stati Uniti. Due cronisti del Washington Post , Bob Woodward e Carl Bernstein, svelano il ruolo del presidente statunitense Richard Nixon (1913-1994) nell insabbiamento dell inchiesta relativa a un tentativo di effrazione nella sede del Partito democratico a Washington compiuto nel 1972 da personaggi legati al Partito repubblicano. Si tratta dello scandalo Watergate (dal nome della sede violata del Partito democratico), che nel 1974 costringe Nixon a rassegnare le dimissioni Inchieste italiane Anche in Italia non mancano esempi di giornalismo d inchiesta. Nel 1968 Eugenio Scalfari (n. 1924), insieme al collega Lino Jannuzzi (n. 1928), pubblica sul settimanale l Espresso (di cui è direttore) un inchiesta sul Sifar (il servizio segreto militare italiano attivo dal 1949 al 1966), che rende noto alla pubblica opinione un tentativo di colpo di Stato chiamato Piano Solo . Uno degli alti ufficiali dell esercito chiamati in causa, il generale Giovanni De Lorenzo, querela i giornalisti, i quali rischiano di finire in carcere (sorte che evitano grazie all immunità parlamentare garantita loro dall elezione alla Camera e al Senato). L esempio di Pasolini Nei suoi articoli dei primi anni Settanta poi raccolti nei volumi Scritti corsari ( p. 954) e Lettere luterane Pier Paolo Pasolini (1922-1975) analizza le connivenze tra poteri forti, gruppi terroristici e criminalità organizzata: nel suo caso le denunce sono meno precise, meno fondate su dati e documenti certi e inoppugnabili, ma possiedono la carica profetica che deriva dalla straordinaria forza intellettuale di un grande scrittore. Il fenomeno Saviano Alla lezione di Pasolini si riallaccia un giornalista e scrittore come Roberto Saviano (n. 1979), la cui produzione ha uno scopo dichiaratamente civile. Nei suoi articoli e nei suoi libri racconta e analizza l organizzazione economica e sociale, oltre che militare, della camorra napoletana, capace di gestire come una grande azienda illegale il rapporto tra territorio locale ed economia globale, producendo insieme Pil e degrado, ricchezza e soprusi, plusvalore e disperazione. Il suo Gomorra (2006) un opera che utilizza ampiamente materiali documentari e cronachistici (pur presentati quasi sempre sotto forma di racconto) in uno stile a metà strada tra narrativa e reportage diventa subito un successo mondiale, sorprendendo, all inizio, gli stessi vertici della Mondadori, la casa editrice che l ha pubblicato senza però aspettarsi tanto clamore: il libro vende in Italia oltre due milioni di copie e viene tradotto in cinquanta paesi. In seguito a tanta pubblicità, il clan dei Casalesi, un organizzazione camorristica originaria della provincia di Caserta chiamata in causa nell opera, minaccia di morte l autore. Lo si apprende da fonti attendibili, come le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e le intercettazioni telefoniche. Per questo dal 13 ottobre 2006 Saviano vive sotto scorta armata lontano da Napoli. Per esemplificare il giornalismo-denuncia di Roberto Saviano, riportiamo la prima parte di un articolo pubblicato sul quotidiano la Repubblica il 22 settembre 2008: vi si descrive una drammatica situazione di illegalità in cui la criminalità organizzata del Napoletano spadroneggia e mette in atto efferati delitti senza che ne consegua alcuna punizione. Dustin Hoffman e Robert Redford nei panni di Carl Bernstein e Bob Woodward nel film Tutti gli uomini del presidente di Alan J. Pakula, 1976. 1052 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA