FISSO I CONCETTI L Estetismo si fonda: sulla ricerca del bello; sull esclusività; sull opposizione ai valori borghesi. L esteta decadente è artefice di una ricerca mistico-sensuale di emozioni sempre rare, esibisce atteggiamenti raffinati e anticonformisti, propone di sé un immagine aristocratica, eccentrica e narcisista, considera nell opera d arte soprattutto o esclusivamente il valore musicale dell espressione, mirando a un assaporamento sensuale della parola, del colore e in genere degli aspetti esteriori del prodotto artistico. Il suo stile di vita si contrappone ai valori dell uomo borghese, considerati volgari e materialistici: attività, produzione, ricerca del profitto. L orizzonte comune lo delude e lo nausea: da qui la sua fuga verso un mondo di bellezza insolita e ricercata. Temi e motivi del Decadentismo Il nichilismo Ponendosi in aperta polemica nei confronti dell ottimismo borghese e dei suoi valori positivi, la letteratura decadente può essere considerata una letteratura del negativo , in quanto i suoi esponenti non sono in grado di proporre nuove idealità in sostituzione di quelle tradizionali da loro demolite. Anzi, tale tendenza si configura spesso come autentico nichilismo, cioè come un atteggiamento che, negando l esistenza di qualsiasi valore o verità, svaluta il senso stesso del vivere. Inettitudine e malattia Sul piano esistenziale spesso le vite degli autori decadenti si caratterizzano infatti per eccessi autodistruttivi (l alcol, le droghe) oppure per un ripiegamento interiore che li porta all isolamento o alla marginalità sociale. Ciò si riflette inevitabilmente sul contenuto delle loro opere: i personaggi ritratti o evocati sono degli insofferenti, dei ribelli, degli inetti; nelle vicende narrate manca il tradizionale lieto fine e anche la poesia rappresenta la sofferenza e la crisi dell individuo. L inettitudine esistenziale, cioè la condizione di chi è o si sente inadatto alla vita , sfocia spesso nella malattia vera e propria, che ne diventa il segno manifesto. Si tratta per lo più di una malattia di tipo psicologico, come la malinconia o spleen, ovvero il senso di angoscia e di tedio esistenziale cantato da Baudelaire. FISSO I CONCETTI L artista decadente si sente un disadattato, perché le sue pulsioni profonde si scontrano con le convenzioni sociali. Il disagio esistenziale La malattia e la nevrosi che gli autori decadenti vivono e rappresentano nelle loro opere nascono quasi sempre dal conflitto tra le pulsioni più profonde del soggetto e i divieti e le norme o convenzioni morali imposte dalla società, che inducono il poeta a sentirsi vittima di un profondo disagio esistenziale. Vedendosi disadattato, l artista ha la sensazione di vivere uno stato psicologico abnorme e allucinato: si guarda vivere, abbandonandosi a suggestioni autopunitive, sulla soglia dell autolesionismo. Al tempo stesso, egli sviluppa un attenzione spasmodica per il proprio vissuto interiore e per la propria psiche, perlustrando le contraddittorietà e le spinte dell inconscio. Il doppio Strettamente legato a questo senso di tragico smarrimento è il motivo del doppio. Nella letteratura decadente troviamo spesso la condizione dello sdoppiamento dell io, per cui il personaggio è diviso tra una parte buona, diurna, conscia, e un altra malvagia, notturna, inconscia. Celebre, in tal senso, è il romanzo dello scrittore scozzese Robert Louis Stevenson (1850-1894), Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde (1886), in cui il racconto di un caso di scissione di personalità assume un forte valore allegorico, mettendo in luce come le forze del bene e quelle del male siano strettamente intrecciate nella natura umana. IL DECADENTISMO / 213