Giovanni PASCOLI – LA PRODUZIONE LETTERARIA LE OPERE IN VERSI I 156 componimenti della raccolta trattano argomenti umili e quotidiani e presentano uno stile sperimentale. Vedi p. 264 I componimenti sono caratterizzati da ampie strutture metriche e dalla sperimentazione linguistica; il tema principale è la celebrazione della natura. Vedi p. 281 1891-1911 Myricae T2-T7 1897 Poemetti T8 (poi suddivisi in e ) Primi poemetti Nuovi poemetti 1903 Canti di Castelvecchio T9-T10 La raccolta, composta da 69 componimenti divisi in 2 sezioni e un’appendice, è incentrata sul tema autobiografico. Vedi p. 281 È una raccolta di testi poetici pubblicati per la prima volta nella rivista “Convito”. I componimenti si incentrano per lo più sulla rivisitazione di personaggi storici o mitologici del mondo antico, sui quali l’autore proietta la propria sensibilità decadente, trasformandoli in antieroi tormentati e consumati dal dubbio. I 3 cicli poetici sono legati a temi nazionalistici, volti a celebrare le glorie italiane e valori patriottici. Vi si coglie l’influenza di Carducci. 1904 Poemi conviviali 1906 Odi e inni 1908-1909 Le canzoni di re Enzio 1911 Poemi italici 1914 (postumo) Carmina Raccolta in latino dove l’autore immette nella lingua e nei personaggi della Roma antica e nella storia del Cristianesimo i suoi tipici stati d’animo: il poeta si identifica poeticamente con figure sconfitte (per esempio gladiatori e schiavi), con i quali sente di condividere un destino di dolore. LE OPERE IN PROSA 1897 Il fanciullino T1 Il saggio contiene le linee di fondo della poetica pascoliana. Vedi p. 259 1898 Minerva oscura 1900 Sotto il velame 1906 La mirabile visione Nei 3 saggi critici, Pascoli analizza la funzione allegorica della figura di Beatrice nella e nella di Dante. Vita nuova Commedia 1911 La grande proletaria si è mossa L’orazione è un’esaltazione dell’impresa coloniale in Libia: con toni populistici, l’autore rivendica la necessità che l’Italia torni alla grandezza del passato garantendo inoltre ai ceti più poveri nuove terre da coltivare per combattere la piaga dell’emigrazione. Amedeo Bocchi, , 1919 ca. Roma, Collezione Bomezzadri. Bianca sul prato