Verso l’Esame di Stato – PALESTRA DI SCRITTURA La civetta Myricae Analisi e interpretazione di un TESTO LETTERARIO Stavano neri al lume della luna gli erti cipressi, guglie di basalto, quando tra l’ombre svolò rapida una                                             ombra dall’alto: orma sognata d’un volar di piume, orma d’un soffio molle di velluto, che passò l’ombre e scivolò nel lume                                             pallido e muto; ed i cipressi sul deserto lido stavano come un nero colonnato, rigidi, ognuno con tra i rami un nido                                             addormentato. E sopra tanta vita addormentata dentro i cipressi, in mezzo la brughiera, sonare, ecco, una stridula risata                                             di fattucchiera: una minaccia stridula seguita, forse, da brevi pigolii sommessi, dal palpitar di tutta quella vita                                       dentro i cipressi. Morte, che passi per il ciel profondo, passi con ali molli come fiato, con gli occhi aperti sopra il triste mondo                                             addormentato; Morte, lo squillo acuto del tuo riso unico muove l’ombra che ci occulta silenziosa, e, desta all’improvviso                                             squillo, sussulta; e quando taci, e par che tutto dorma nel cipresseto, trema ancora il nido d’ogni vivente: ancor, nell’aria, l’orma                                             c’è del tuo grido. 5 10 15 20 25 30 alti e dritti. roccia vulcanica di colore nero. traccia di un volo di piume apparsa come in sogno. luogo pianeggiante. campagna incolta. il suono squillante e acuto del tuo riso è l’unica cosa che turba l’ombra che ci nasconde. risvegliatasi. 2 erti: basalto: 5 orma… piume: 9 lido: 14 brughiera: 25-26 lo squillo acuto del tuo riso… ci occulta: 27 desta: