I SAPERI FONDAMENTALI LA SINTESI Audio RIPASSO LA VITA Italo Svevo (Ettore Schmitz) nasce nel 1861 a Trieste, da una famiglia ebraica della borghesia mercantile. Dal 1874 svolge i suoi studi in Baviera, dove apprende il tedesco e la pratica contabile, ma la letteratura è il vero oggetto del suo interesse. Tornato a Trieste, si iscrive a un istituto commerciale. Clandestinamente però dà inizio all attività di scrittore. Nel 1892 pubblica, con il nuovo e definitivo pseudonimo di Italo Svevo, il suo primo romanzo, Una vita. Nel 1896 sposa Livia Veneziani, figlia di un ricco imprenditore. Divenuto funzionario nella ditta del suocero, egli è un borghese ben inserito in società. Decide di abbandonare la scrittura ma, dopo l incontro nel 1905 con lo scrittore James Joyce e nel 1908 con Sigmund Freud e la psicanalisi, torna a dedicarsi nuovamente alla letteratura e pubblica il suo terzo romanzo, La coscienza di Zeno (1923). Dopo un iniziale silenzio, grazie all intervento di Joyce e Montale l autore riceve finalmente i tanto sperati riconoscimenti. Muore nel settembre del 1928. LE OPERE PRINCIPALI Una vita Il primo romanzo di Svevo, pubblicato a sue spese nel 1892, è la storia dell inetto Alfonso Nitti che, incapace di cambiare la sua vita sceglie la fuga definitiva del suicidio. La componente autobiografica rappresenta per Svevo un punto di partenza per analizzare i comportamenti dell uomo comune. MI PREPARO ALL ORALE Qual è il rapporto tra Svevo e la letteratura durante tutta la sua vita? pp. 440-441 Chi sono i protagonisti dei romanzi di Svevo? pp. 444-445 Qual è lo stile del romanzo La coscienza di Zeno? pp. 458-459 Senilità Il romanzo, dato alle stampe nel 1898, narra la storia di Emilio Brentani, un inetto invecchiato che, nel tentativo di evadere dalla sua grigia realtà, si ritrova solo e incapace di affrontare la vita. Attraverso i suoi personaggi Svevo muove un aspra critica ai valori borghesi: i protagonisti dei suoi romanzi, nevrotici e sconfitti, scelgono l inettitudine come via di fuga alla crisi della coscienza. L autore non coltiva utopie né aderisce a specifiche ideologie politiche; guarda alla realtà senza ipocrisie né finzioni e, tramite l azione chiarificatrice della scrittura, la analizza, la svela, la approfondisce. La coscienza di Zeno il romanzo che, forse più di ogni altro, rappresenta la crisi di certezze e valori del primo Novecento. Il protagonista è Zeno Cosini che, in una sorta di autoanalisi scritta per ordine di un certo dottor S., ripercorre i momenti salienti della sua esistenza. Egli, un inetto incapace di vivere un esistenza positiva e costruttiva, è dunque il narratore inattendibile. Nonostante la propria disincantata mancanza di volontà, l inetto si rivela tuttavia il vero vincitore , in grado di assumere il controllo della situazione grazie alle sue capacità di adattamento. Zeno capisce che la presunta salute può essere sinonimo di ottusità e stupidità, mentre la sua consapevolezza gli permette di imparare a convivere con la malattia e di comprendere che la diversità è paradossalmente un elemento di forza. L ironia rappresenta una strategia retorica dell autore. Il romanzo è scritto in uno stile antiletterario e la sintassi è elementare. 486 / IL PRIMO NOVECENTO