L’AUTORE – EUGENIO MONTALE 1896-1981 CHIAVI DI LETTURA Lungo un ampio arco cronologico che occupa buona parte del Novecento, la sua poesia, a partire da quella della sua prima raccolta, , ha rappresentato la , rifuggendo da facili certezze e da ogni tipo di retorica. Ossi di seppia condizione esistenziale dell’individuo Montale ha attraversato il secolo scorso con , rispecchiando la crisi dell’uomo contemporaneo, segnato dal tramonto degli ideali, dal dubbio, dall’inettitudine e da un radicale pessimismo. lucido disincanto Sebbene i suoi versi comunichino l’idea di un’ , egli non rinuncia alla speranza di un « », uno spiraglio che consenta, per un attimo, di cogliere la realtà della condizione umana. esistenza priva di senso varco MONTALE E NOI Per tutti, anche per chi è digiuno di poesia, Montale è l’interprete del « », quel sentimento di dolore che nella sua opera sembra non avere rimedio. Sbaglieremmo però se vedessimo in lui un artista sdegnoso e aristocratico. La sua testimonianza ci offre infatti l’esempio di una letteratura dal forte , capace di mostrarci le ma anche la da salvaguardare e il fascino di indimenticabili figure femminili. male di vivere impegno etico miserie del nostro tempo bellezza dei ricordi