VIDEO Eugenio MONTALE Eugenio Montale VIDEOGALLERY Volti e luoghi di Montale | GLI ANNI LIGURI | Eugenio Montale nasce a Genova nel 1896. La sua è un agiata famiglia borghese, che gli consente di trascorrere un infanzia tranquilla e lunghe vacanze estive nella villa di Monterosso, immersa in quel paesaggio mediterraneo delle Cinque Terre tanto presente nella sua poesia. Diplomatosi ragioniere nel 1915, lavora saltuariamente come impiegato e prende lezioni private di canto, coltivando il sogno di debuttare un giorno come cantante d opera. Dopo aver preso parte alla Prima guerra mondiale come ufficiale di complemento in un reggimento di fanteria, nel 1920 viene congedato con il grado di tenente e, nello stesso anno, conosce l adolescente Anna degli Uberti, che trasfigurerà in alcune poesie con il nome di Arletta. Tornato alla vita civile, riprende le lezioni di canto, definitivamente interrotte nel 1923: Montale è indeciso riguardo al proprio futuro, scrive di percepire sé stesso «separato dalla vita , dipingendosi come un inetto, inquieto e incapace di scegliere una propria strada, soggetto perfino a malattie di origine psicosomatica. In questo periodo però conosce vari poeti (tra i quali Camillo Sbarbaro), pubblica versi sulle riviste Primo Tempo (1922) e Il Convegno (1924) e saggi e articoli su Il Baretti , L Esame , La Rassegna e su vari quotidiani locali. Avvia così un attività di critico e giornalista che durerà decenni. Un giovane intellettuale triestino, Roberto Bazlen, lo introduce alla cultura mitteleuropea e gli segnala il nome di Italo Svevo, al quale Montale dedica nel 1925 su L Esame un acuto Omaggio, che suscita una certa eco e che costituisce uno dei primi riconoscimenti significativi nei confronti dell autore della Coscien- 680 / IL PRIMO NOVECENTO za di Zeno ( p. 437). Tra Montale e Svevo nasce una forte amicizia e lo scrittore triestino gli fa conoscere Umberto Saba. Il 1925 rappresenta per Montale un anno cruciale. Nel mese di maggio il suo nome compare su Il Mondo fra i sottoscrittori del Manifesto degli intellettuali antifascisti promosso da Benedetto Croce in risposta al Manifesto degli intellettuali fascisti di Giovanni Gentile. A giugno nelle edizioni di Piero Gobetti esce la sua raccolta d esordio, Ossi di seppia, che riceve accoglienze contrastanti ma sicuramente contribuisce a diffondere la fama dell autore. Montale amplia così il ventaglio delle collaborazioni letterarie e giornalistiche a testate importanti come le riviste La Fiera letteraria e Solaria e il quotidiano L Ambrosiano . | IL VENTENNIO FIORENTINO | All inizio del 1927 il poeta si trasferisce a Firenze, dove è assunto come impiegato dall editore Bemporad. In breve si ritaglia un ruolo di primo piano nelle cerchie intellettuali che gravitano intorno alla rivista Solaria e al caffè Giubbe Rosse, dove stringe amicizia con Elio Vittorini, Carlo Emilio Gadda e Salvatore Quasimodo, e approfondisce lo studio della cultura e della letteratura inglese. Dalla primavera del 1929 Montale è chiamato a dirigere il Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux, un prestigioso ente culturale fondato nel 1819 a Firenze dal banchiere ed editore di origine ginevrina Giovan Pietro Vieusseux. Qui Montale conosce nel 1933 la giovane dantista statunitense Irma Brandeis, con cui intreccia una relazione amorosa e che immortala con il nome di Clizia in alcune liriche, pubblicate nella seconda raccolta poetica, Le occasioni, del 1939.