guidata da Matteo Salvini (n. 1973) e i Cinque Stelle, un partito nato come libera associazione di cittadini su impulso delle battaglie polemiche del comico Beppe Grillo (n. 1948). Dopo due governi guidati, con maggioranze diverse, dal giurista Giuseppe Conte (n. 1964), nel 2021 il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (n. 1941) ha affidato l incarico di formare un nuovo esecutivo all economista e banchiere Mario Draghi (n. 1947), rimasto in carica per un anno e mezzo circa. Nel settembre del 2022, nuove elezioni politiche hanno chiuso una lunga stagione di governi tecnici o formatisi a seguito di maggioranze variabili parlamentari: l esito delle urne ha infatti premiato la coalizione di centro-destra, guidata dal partito Fratelli d Italia. Capo del governo è stata così nominata Giorgia Meloni (n. 1977): prima donna ad assumere in Italia il ruolo di Presidente del Consiglio, Meloni, con il suo esecutivo, ha il difficile compito di far fronte a gravi emergenze sul piano sociale, economico e finanziario. la parola TANGENTOPOLI/ Nel linguaggio giornalistico, sistema basato sul malcostume di pretendere e incassare tangenti, cioè somme di denaro richieste in cambio di favori, concessioni o altre forme d intermediazione illecite da parte di chi è in grado d influenzare la buona riuscita di tali affari o pratiche. L uso del termine si afferma a partire dal 1992 in seguito alle inchieste giudiziarie (Mani pulite) svolte dalla magistratura di Milano e successivamente condotte anche in altre città d Italia, che portano alla dissoluzione di alcuni partiti (tra i quali Dc e Psi) e al coinvolgimento di altri (tra cui il Pci-Pds e la Lega Nord). La cultura | 1 | ORGANIZZAZIONE DELLA CULTURA E IMPEGNO POLITICO Nell immediato dopoguerra, la divisione del mondo in due blocchi antitetici, inclini ciascuno a dipingere l altro come il male assoluto, induce molti intellettuali al pieno coinvolgimento in una vera e permanente guerra culturale. Si può anzi dire che, accanto alla contrapposizione tra le due superpotenze, esista, almeno fino agli inizi degli anni Sessanta, anche una guerra fredda degli intellettuali . | INTELLETTUALI E IDEOLOGIA | Il dovere intellettuale della militanza: il caso di Sartre Nell ottobre 1945, sul primo numero della sua rivista Les temps modernes , l influente letterato francese Jean-Paul Sartre (1905-1980) ammonisce gli uomini di cultura a rifiutare la «tentazione dell irresponsabilità : l impegno politico (engagement) non deve più essere considerato un diritto, ma un dovere; prendere posizione, rinunciando a ogni sterile neutralismo, significa assolvere a una funzione civile, in un epoca storica di emancipazione, di lotta per la libertà e di progresso. Le parole o i silenzi degli scrittori, secondo Sartre, possono determinare il corso degli eventi: «Ritengo Flaubert e Goncourt responsabili della repressione che seguì alla Comune, perché essi non hanno scritto una riga per impedirla . Il dogmatismo ideologico degli intellettuali Un approccio di questo tipo conduce anche a semplificazioni e a settarismi: lo stesso Sartre, in un dramma del 1956 dal titolo Nekrassov, definisce «mascalzoni l insieme dei militanti del fronte opposto, senza distinguere le diverse posizioni intellettuali che pure sono presenti nell ambito della cultura e della politica liberali. Un analoga mentalità pervade anche ampi settori dell opinione pubblica occidentale: negli Stati Uniti degli anni Cinquanta il cosiddetto maccartismo (dal nome del senatore repubblicano Joseph Raymond McCarthy, 1909-1957) porta a identificare come pericolosi sovversivi funzionari pubblici, scienziati, artisti, intellettuali e uomini di spettacolo, giudicati con metodi arbitrari e processi farsa colpevoli di essere comunisti e di minare i fondamenti della società americana. L EPOCA E LE IDEE / 753