Ma sono soprattutto Roma e Milano, in concomitanza con il loro impetuoso sviluppo urbanistico ed economico, a offrire gli scenari inediti su cui si appunta l attenzione degli scrittori più avvertiti. A Roma si ispira la produzione narrativa di Pier Paolo Pasolini, con Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959), i cui protagonisti sono i giovani del sottoproletariato che gravita attorno alle borgate della capitale; ma anche la fase neorealista di Alberto Moravia, con La romana (1947), Racconti romani (1954) e La ciociara (1957). A Milano e alla sua provincia si richiama invece Giovanni Testori (1923-1993) nelle sue prime opere, tra cui il racconto lungo Il dio di Roserio (1954), poi confluito nella raccolta Il ponte della Ghisolfa (1958). L ambiente sociale ritratto da Testori è diverso da quello rappresentato da Pasolini: non un sottoproletariato che si oppone all etica del lavoro propria delle masse popolari politicamente consapevoli, bensì un proletariato che, inquadrato nel sistema produttivo, aspira a condizioni di vita piccolo-borghesi. Per quanto riguarda Napoli, infine, possiamo ricordare Giuseppe Marotta (1902-1963) con L oro di Napoli (1947) e Domenico Rea (1921-1994) con Spaccanapoli (1947), che restituiscono con efficace vivacità l universo umano ed espressivo dei bassifondi partenopei. Privi di ogni concessione al folclore sono invece i racconti della raccolta Il mare non bagna Napoli (1953) di Anna Maria Ortese (1914-1998). Nell opera di questa scrittrice, tuttavia, il documento di cronaca e la polemica sociale sono corrosi da una visionarietà allucinata che la porta a soluzioni liriche e fantastiche ben lontane dall oggettività neorealistica. I TEMI DEL NEOREALISMO FISSO I CONCETTI la guerra e il difficile passato il dopoguerra e il presente problematico la lotta di Liberazione le persecuzioni razziali la Shoah le rovine materiali e morali la miseria del mondo rurale le difficoltà del proletariato urbano le questioni irrisolte della ricostruzione (povertà, disoccupazione ecc.) Elio Vittorini Cesare Pavese Beppe Fenoglio Primo Levi Carlo Levi Vasco Pratolini Le forme letterarie Nuove esigenze, nuovi modelli La cospicua produzione in prosa dell immediato dopoguerra, e in particolare quella che ha per tema l esperienza bellica e la lotta partigiana, è costituita in buona parte da testi di forte matrice autobiografica. Il bisogno urgente di offrire una testimonianza e di fornire una documentazione di quanto accaduto spinge molti protagonisti della Resistenza a ricostruire in modo preciso e dettagliato gli eventi vissuti in prima persona. IL NEOREALISMO / 783