Italo Calvino – LA VITA | UN LETTERATO IN UNA FAMIGLIA DI SCIENZIATI | Italo Calvino nasce a nel , nella cittadina di Santiago de Las Vegas, vicino a L’Avana, dove il padre Mario, un agronomo ligure di fama internazionale, e la madre Eva Mameli, una botanica sarda, stanno seguendo alcune sperimentazioni agronomiche. Nel la famiglia rientra a , città natale del padre, che viene richiamato per dirigere la stazione sperimentale di floricoltura. Gli anni dell’adolescenza sono segnati dall’ trasmessagli dai genitori, e da un rapporto intenso con la natura: non a caso, dopo la maturità classica, nel 1941 Calvino si iscrive alla facoltà di Agraria all’Università di Torino. L’armistizio dell’8 settembre 1943 e la renitenza alla leva nella Repubblica sociale italiana conducono Calvino alla scelta della nella zona delle Alpi Marittime, tra le brigate comuniste Garibaldi, in cui milita con il nome di battaglia di Santiago, in omaggio al proprio luogo di nascita. L’interruzione degli studi e l’esperienza brutale ma anche galvanizzante della guerra lo convincono del proprio “scarto” rispetto alla tradizione familiare: attratto dalla società umana e dalla Storia piuttosto che dalla natura, abbandona gli studi scientifici, e nel 1946 passa, grazie alle facilitazioni per i reduci, al terzo anno della a Torino, laureandosi nel 1947 in Letteratura inglese. Cuba 1923 1925 Sanremo educazione laica, razionalista e di matrice illuministica lotta partigiana facoltà di Lettere | L’IMPEGNO DI UN INTELLETTUALE COSMOPOLITA | Nel dopoguerra Calvino si iscrive al , partecipando attivamente ai dibattiti politici sullo sviluppo sociale e culturale della neonata Repubblica italiana. Contemporanea­mente scrive alcuni racconti nonché il suo , , steso in soli venti giorni, nel dicembre del 1946, grazie agli incoraggiamenti di Natalia Ginzburg e soprattutto di Cesare Pavese. Si tratta di un’opera di matrice neorealista (come gli scritti precedenti) che racconta vicende legate alla Resistenza e ambientate in Liguria. Il libro esce nel 1947, pubblicato dalla , presso la quale Calvino è impiegato stabilmente dal 1950 come dirigentee poi come consulente di grande influenza nelle scelte editoriali. Dopo le prime prove letterarie, all’inizio degli prende avvio una della scrittura calviniana, che affronta alcuni temi fondamentali in : la conoscenza della realtà, il “doppio”, la condizione dell’intellettuale. Nel 1952 esce , nel 1957 e nel 1959 , la trilogia romanzesca che nel 1960 formerà il volume dal titolo . Intanto, nel 1957, dopo la repressione della rivolta antisovietica in Ungheria dell’anno precedente, lo scrittore , pur continuando a mantenere un’attenzione vigile sugli scenari politico-sociali nazionali e internazionali. Tra il 1959 e il 1967 è condirettore, assieme a Vittorini, del , la storica rivista che accoglie, tra l’altro, un importante dibattito sul rapporto tra letteratura e industria. Contemporaneamente Calvino inizia a viaggiare, soggiornando negli e trascorrendo lunghi periodi tra , , (dove si reca due volte al mese per sbrigare il lavoro editoriale all’Einaudi) e . Qui, nel 1962, conosce Esther Judith Singer, detta Chichita, un’argentina di origine russa, traduttrice dall’inglese per l’Unesco. Si sposano nel 1964 a Cuba, durante un viaggio nei luoghi natali dello scrittore, quindi si trasferiscono a Roma dove, l’anno dopo, nascerà la loro unica figlia, Giovanna. Partito comunista primo romanzo Il sentiero dei nidi di ragno casa editrice Einaudi anni Cinquanta nuova fase chiave fiabesca e fantastica Il visconte dimezzato Il barone rampante Il cavaliere inesistente I nostri antenati prende le distanze dal Pci “Menabò di letteratura” Stati Uniti Roma Sanremo Torino Parigi