Italo Calvino – I GRANDI TEMI | 1 | Resistenza e impegno Italo Calvino è un personaggio importante non solo per la sua , ma anche per la sua , sia attraverso gli interventi militanti sia con la sua attività presso la casa editrice Einaudi. Alla base di questi diversi aspetti c’è un tratto comune: il suo (anche se, dopo i fatti d’Ungheria del 1956, l’autore prenderà le distanze dal Pci). Le radici della sua militanza politica vanno senza dubbio ricercate nella . Antifascista sin dagli anni dell’università, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 aderisce alla lotta partigiana, che è il tema del suo romanzo d’esordio, Il sentiero dei nidi di ragno (1947). Ciò non sorprende: se per molti scrittori neorealisti la letteratura era uno , per Calvino il problema maggiore era quello di riuscire a per esprimere quel contenuto grezzo da tutti condiviso. Il diventa dunque per lo scrittore – più che la trascrizione immediata di un’esperienza autobiografica – . Del resto, l’obiettivo principale di Calvino è quello di degli scritti di propaganda e di , così, . Il suo impegno ideologico si traduce soprattutto nella di una tragica esperienza collettiva. Per questo quello di Calvino è un , nel quale l’attenzione per la situazione sociopolitica – caratteristica principale della corrente – non solo è priva di ogni esaltazione ideologica, ma conduce anche a una progressiva . Lo scrittore mette in atto una , sui quali si appunta una visione dal basso, lirica e ingenua, delle avventure e dei casi della vita. opera di scrittore presenza in campo culturale impegno ideologicamente orientato a sinistra partecipazione alla Resistenza strumento del proprio agire nella società trovare i modi e le forme Neorealismo ricerca di poetica, di stile e di ritmo narrativo prendere le distanze dal populismo evitare il rischio della retorica reinvenzione avventurosa e fantastica Neorealismo sui generis presa di distanza dalla materia narrata trasfigurazione fiabesca di eventi dolorosi Da sinistra, Elio Vittorini, Daniele Ponchiroli, Italo Calvino e Giulio Einaudi negli anni Sessanta.