Elsa MORANTE | I primi racconti e romanzi | | MENZOGNA E SORTILEGIO | FISSO I CONCETTI Menzogna e sortilegio intreccia il racconto familiare a elementi abeschi. Il romanzo è lontano dal Neorealismo allora imperante. Dopo l esordio con la raccolta di racconti Il gioco segreto (1941) e la fiaba Le bellissime avventure di Caterì dalla trecciolina (1942), Elsa Morante scrive negli anni della guerra il romanzo Menzogna e sortilegio, che pubblica nel 1948, ottenendo il premio Viareggio. La storia viene raccontata in prima persona da Elisa, una giovane siciliana che, rimasta sola dopo la morte della sua protettrice Rosaria, decide di ricordare le anime tormentate dei genitori, i loro amori infelici, la vanità e la follia della sua famiglia. A prima vista, dunque, si tratta di una saga familiare, ma il racconto storico è intessuto di fantasticherie e collocato in un contesto immaginario e ricco di suggestioni fiabesche: per tali elementi l opera si discosta nettamente dalla chiarezza documentaria del Neorealismo. | L ISOLA DI ARTURO | Nel 1957 esce il secondo romanzo della scrittrice, L isola di Arturo, che riceve nello stesso anno il premio Strega. La trama La narrazione è affidata alla voce del protagonista Arturo Gerace, che a distanza di molto tempo dagli eventi ricorda la propria infanzia e fanciullezza a Procida, isola dell arcipelago napoletano. Il ragazzo, orfano di madre, cresce solo e senza regole, libero di scorrazzare nella natura selvaggia e di accendere la propria fantasia leggendo i libri di avventura che trova in casa. Vive nel suo Eden felice e adora il padre Wilhelm: l uomo gli appare bellissimo e misterioso e, poiché è spesso lontano da casa, lo immagina protagonista di viaggi e avventure straordinari. Quando Arturo ha ormai quattordici anni, il padre si risposa con una ragazza di appena sedici anni proveniente dai quartieri popolari di Napoli, di nome Nunziata. La presenza della giovane donna spezza la condizione di armonia di Arturo: egli prova sentimenti contrastanti per la matrigna, a metà tra gelosia e attrazione, e la tratta con fastidio e disprezzo. La situazione peggiora con la nascita di un fratellastro, che ottiene tutte le attenzioni di Nunziata: Arturo sperimenta così un doloroso e, per lui nuovo, senso di esclusione. Agitato da pensieri ed emozioni confusi, il ragazzo conosce Assuntina, una giovanissima vedova che si invaghisce di lui e lo seduce: tale esperienza lo rende consapevole della reale natura del suo trasporto per Nunziata, di cui capisce di essere innamorato. 986 / IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA