60 «Boimè, tapina misera, com ao reo distinato! Gieso Cristo l altissimo del tutto m è airato: concepistimi a mmàttere in omo blestiemato. Cerca la terra, ch este granne assai, chiù bella donna di me troverai . 56-60 «Ohimè, misera tapina, com è triste il mio destino! Gesù Cristo, l Altissimo, è del tutto adirato con me; mi hai fatto nascere (concepistimi) affinché mi imbattessi (a mmàttere) in un uomo sacrilego (blestiemato). Percorri il mondo, che è assai grande, potrai trovare una donna più bella di me . 65 «Cercat aio Calabria, Toscana e Lombardìa, Puglia, Costantinopoli, Genova, Pisa e Sorìa, Lamagna e Babilonia e tutta Barberìa: donna non ci trovai tanto cortese, per che sovrana di meve te prese . 61-65 «Sono stato in Calabria, in Toscana e in Lombardia, in Puglia, a Costantinopoli, a Genova, a Pisa e in Siria, in Germania (Lamagna) e a Babilonia e in tutta l Africa del Nord (Barberìa): non vi ho trovato una donna tanto cortese, e per questo (per che) ti ho scelta (te prese) come mia sovrana . 70 «Poi tanto trabagliàstiti, faccioti meo pregheri, che tu vadi addomànnimi a mia mare e a mon peri. Se dare mi ti degnano, mènami a lo mosteri e sposami davanti da la jenti, e poi farò li tuo comannamenti . 66-70 «Poiché ti sei tanto affaticato (trabagliàstiti), ti faccio una preghiera, che tu vada a chiedermi in sposa a mia madre e a mio padre. Se acconsentono a darmi in moglie a te, portami al monastero e sposami pubblicamente (davanti da la jenti), e poi farò quello che vuoi . 63 Babilonia: nell incerta toponomastica medievale è Il Cairo o Baghdad. Dama e cavaliere, miniatura del XIV secolo. Vienna, sterreichische Nationalbibliothek. DENTRO IL TESTO I contenuti tematici Insistenza e resistenza Il testo mette in scena una vivace schermaglia amorosa tra «un dongiovanni da taverna (come si espresse il critico Francesco De Sanctis) e una popolana assai vivace, decisa a elargire le proprie grazie soltanto a caro prezzo: prima manifestando disinteresse e spregio verso lo spasimante, al quale rinfaccia la propria (presunta) alta condizione sociale; poi pretendendo, se davvero vuole insistere, un impegno solenne a sposarla. Perché lei è una ragazza perbene, ci tiene a ribadire, e non vorrebbe mai che si gettasse discredito sul genere femminile a causa della sua spudoratezza. LA POESIA E LA PROSA DEL DUECENTO / 115