25 30 giovanissima; onde io ne la mia puerizia molte volte l andai cercando, e vedeala di sì nobili e laudabili portamenti,22 che certo di lei si potea dire quella parola del poeta Omero: «Ella non parea figliuola d uomo mortale, ma di deo . E avvegna che23 la sua imagine, la quale continuatamente meco stava, fosse baldanza d Amore a segnoreggiare me,24 tuttavia era di sì nobilissima vertù,25 che nulla volta sofferse26 che Amore mi reggesse sanza lo fedele consiglio de la ragione in quelle cose là ove cotale consiglio fosse utile a udire. E però che27 soprastare a28 le passioni e atti di tanta gioventudine29 pare alcuno parlare fabuloso,30 mi partirò da esse; e trapassando31 molte cose le quali si potrebbero trarre de l essemplo onde nascono32 queste, verrò a quelle parole le quali sono scritte ne la mia memoria sotto maggiori33 paragrafi. 22 portamenti: atteggiamenti, modi di comportarsi. 23 avvegna che: sebbene. 24 fosse me: incoraggiasse Amore a dominarmi. 25 era di sì nobilissima vertù: operava in me effetti così virtuosi. 26 nulla volta sofferse: (quella virtù) non tollerò mai. 27 però che: poiché. 28 soprastare a: fermarsi a descrivere. 29 di tanta gioventudine: di un età così giovane. 30 pare alcuno parlare fabuloso: sembra un narrare favole, cioè cose prive di fondamento reale. 31 trapassando: omettendo. 32 de l essemplo onde nascono: dall esemplare (di libro, in base alla metafora della memoria come un volume, sulla quale insisteva il capitoletto introduttivo) da cui derivano. 33 maggiori: più importanti oppure (proseguendo sempre la metafora del libro) successivi (nel senso che sono indicati con numeri più alti). Le parole valgono baldanza C è un limite sottile tra la sicurezza di sé e la presunzione. Quel limite è la baldanza, una parola di origine germanica che contiene in sé l idea fiera e vivace dell arditezza. Non a caso si parla spesso di «baldanza giovanile , come se la fiducia nelle proprie forze sia una prerogativa di chi è nel fiore degli anni e perciò si mostra esuberante e un po spavaldo. Basta poco però per attraversare quel limite e la baldanza si trasforma così in un concetto meno nobile. Riconosci quale, tra i seguenti sinonimi, ha una connotazione negativa: audacia; risolutezza; temerarietà; impudenza; disinvoltura. DENTRO IL TESTO I contenuti tematici La rappresentazione teatrale degli effetti dell amore Gli effetti conseguenti alla vista di Beatrice sono resi attraverso una sorta di rappresentazione scenica, dominata da un aura di miracolo e di mistero. Lo spirito de la vita (rr. 9-10), che risiede nel cuore (il «lago del cor di Inferno, I, 20), comincia a tremare terribilmente (e tale tremore è visibile in tutta la persona di Dante bambino); lo spirito animale (r. 13), cioè l anima sensitiva, attiva nel cervello, informa gli occhi che Beatrice è, e sarà anche in futuro, la loro felicità; lo spirito naturale (r. 16), operante nel fegato, scoppia in lacrime, presagendo le imminenti sofferenze (quando si è innamorati spesso ci si dimentica di nutrirsi oppure non si riesce a farlo). La distanza da Cavalcanti: amore e razionalità Dante mette così in scena le tre potenze dell anima, già care a Cavalcanti, che le definisce spiritelli . Dante però si distanzia da Cavalcanti e dalla sua lettura irrazionale e sensitiva della passione: egli infatti identifica l amore con la ragione, là dove afferma che l immagine di Beatrice era di sì nobilissima vertù, che nulla volta sofferse che Amore mi reggesse sanza lo fedele consiglio de la ragione (rr. 27-28). In altre parole il poeta sostiene che la persistenza dell immagine di Beatrice nella sua fantasia non gli ottenebrava mai la luce della ragione: il suo era un amore casto e puramente spirituale, privo di impulsi istintivi e sensuali. Un condensato della Vita nuova Il testo ora letto può essere inteso come una sorta di anticipazione dell intera Vita nuova per la drammatizzazione, di ascendenza cavalcantiana, dell evento interiore e per il condensarsi dell esperienza in figure e simboli che alludono a un compimento futuro. Ma soprattutto vengono subito delineati i due filoni te- 188 / LE ORIGINI E IL DUECENTO