30 35 E siccome la disposizione di questo mondo è conseguenza della disposizione propria dei moti celesti,4 affinché le utili iniziative imperiali di libertà e di pace possano trovare applicazione adatta ai luoghi e ai tempi, è necessario che quel governatore del mondo sia stabilito da chi ha una visione complessiva e immediata della disposizione globale dei cieli. Ora questi è soltanto Colui che ha preordinato tale disposizione come mezzo per poter subordinare provvidenzialmente tutte le cose ai suoi piani. Ma se è così, solo Dio elegge, egli solo conferma, non avendo altri superiori a sé. 4 E siccome la disposizione moti cele- sti: Dante parla qui di una corrispondenza di natura cosmologica, nel senso che i corpi celesti esercitano un influsso sulle condizioni climatiche, sulle stagioni e sui fenomeni naturali della Terra, nonché sul- le forme, sui caratteri e sui movimenti degli esseri che la popolano. L imperatore Arrigo VII riconcilia Visconti e Torriani a Milano, Codex Balduineus, XIV secolo. Coblenza, Landeshauptarchiv. DENTRO IL TESTO I contenuti tematici La separazione dei poteri Dante afferma in modo convinto e risoluto la necessità di tenere separati il potere dell imperatore e quello del papa: poiché gli ambiti di pertinenza delle loro rispettive autorità sono diversi, non c è ragione per cui si debba creare una sovrapposizione, che può essere molto dannosa. In Purgatorio, XVI, 104 l autore ribadirà che questa confusione tra i due poteri «è la cagion che l mondo ha fatto reo , cioè è il motivo che determina il disordine dei tempi presenti. L autorità dell imperatore e quella del papa derivano entrambe direttamente da Dio: l imperatore dovrà manifestare rispetto nei confronti del sommo pontefice e quest ultimo non dovrà intromettersi nelle questioni temporali. Sono idee assai nuove per quei tempi. 208 / LE ORIGINI E IL DUECENTO